MIRANDOLA – Battesimo di fuoco, per il neosindaco di Mirandola Alberto Greco, in Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il tavolo attorno al quale si siedono sindaci e assessori del territorio per decidere tutto quel che riguarda la salute. “L’ospedale di Mirandola è stato impoverito, con meno posti letto e primariati”, ha detto chiaro e tondo nel suo intervento il neo sindaco di centrodestra. Tanto è bastato per vedersi le sue parole bollate come “c…te” da Giancarlo Muzzarelli, che si è scagliato contro quelle che ha definito fake news da campagna elettorale.
“C’è stato un battibecco – racconta Greco a Sul Panaro – si è espresso con parola offensiva e io mi sono inalberato e ho risposto. La questione ha avuto seguito con toni molto alti, ma senza offese. Ho avuto atteggiamento non ossequioso alla presidenza”. Ma lei cosa ha detto – gli chiediamo – da scatenere tutto ciò? “Ho parlato del fatto che il tema della sanità ai mirandolesi interessa talmente tanto che la campagna elettorale è stata incentrata proprio su questo, e se c’è stato il ribaltone evidentemente è un tema sentito. Mi hanno detto che si tratta di failsità e fraintendimenti”. Un battesimo di fuoco. “Esatto – replica il sindaco di Mirandola – noi non portiamo sussiego e non siamo proni alle disposizioni che si prendono lì”.
Muzzarelli, riporta poi la nota della Provincia, “continue fake news inaccettabili, sull’ospedale di Mirandola siamo impegnati a dare più opportunità ai cittadini e non meno, siamo impegnati far crescere una sanità che è di eccellenza. I Comuni di Carpi e Mirandola hanno approvato all’unanimità una strategia che prevede un ospedale nuovo a Carpi e il potenziamento ulteriore di quello di Mirandola, questa è la direzione».
Anche Orville Raisi, consigliere in rappresentanza del Comune di Medolla, ha evidenziato che sull’ospedale di Mirandola è stato investito molto e si investirà ancora, ma occorre invertire la percezione dei cittadini preoccupati.
Battibecco a parte, nella prima conferenza sanitaria e sociale del dopo elezioni si è parlato anche di altro .«L’ipotesi dei tagli al Fondo sanitario nazionale rispetto a quanto concordato è inaccettabile, il Governo deve rispettare gli impegni presi». Lo ha affermato Sergio Venturi, assessore regionale alla Sanità, l quale è intervenuto alal riunione assieme al nuovo direttore dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla, sindacati e rappresentanti dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il rettore Angelo Oreste Andrisano, e del volontariato.
Venturi ha aggiunto che «anche il Patto per la salute con il Governo, che deve delineare le strategie future sulla sanità va a rilento, quando invece occorre accelerare per affrontare diversi problemi come quelli relativi alla programmazione sul personale e l’accesso alle scuole di specializzazione», un tema, quello dello sviluppo delle specializzazioni, ripreso anche dal rettore Andrisano.
Nel corso dell’incontro Gian Carlo Muzzarelli, copresidente della Conferenza e sindaco di Modena, ha sottolineato che «la sanità modenese ha raggiunto livelli di eccellenza che ora occorre rafforzare, soprattutto nei servizi sui territori, per questo i tagli ipotizzati dal Governo sarebbero un dramma anche per la nostra realtà», mentre, delineando le prime linee programmatiche, Brambilla ha garantito «piena collaborazione con tutte le realtà territoriali come avvenuto con i primi incontri dedicati al progetto del nuovo ospedale di Carpi e l’impegno a proseguire nel rafforzamento dei servizi in tutte le aree, da Mirandola a Vignola fino a Pavullo, e lo sviluppo dell’integrazione tra sanità e servizi sociali»
Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, salutando i nuovi sindaci, ha evidenziato l’impegno per raggiungere l’obiettivo dell’unificazione dei due ospedali di Modena e gli investimenti fatti sul territorio e quelli in programma.
Alberto Bellelli, copresidente della Conferenza e sindaco di Carpi, ha posto l’accento sul rafforzamento dell’identità dell’Ausl e sul recupero di un rapporto con il personale e le professioni.
Simone Pelloni, sindaco di Vignola, ha chiesto di rafforzare la presenza della rete sanitaria sul territorio e gli investimenti sulle Case della salute, tema ripreso anche da Luca Prandini, sindaco di Concordia, che ha chiesto di garantire uniformità dei servizi sui vari territori «per una sanità che si evolve e non è solo ospedale».
Michele Goldoni, sindaco di San Felice sul Panaro, ha parlato del fenomeno della migrazione sanitaria verso Mantova e Ferrara chiedendo di potenziare i servizi sul territorio.
Maria Costi, sindaco di Formigine, ha sottolineato l’importanza di investire sul personale e sui rischi dovuti alla quota 100, mentre Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia, ha concentrato il suo intervento sugli investimenti fatti sulla Casa della salute che «per dimensioni e qualità dei servizi rappresenta un modello a livello regionale».
I rappresentanti dei sindacati hanno sottolineato la necessità di tenere alta la qualità dei servizi, giudicato positivamente il lavoro sull’unificazione dei due ospedali di Modena e espresso parere fortemente contrario all’ipotesi di taglio del Fondo nazionale.