SAN FELICE SUL PANARO – Sette anni dopo il sisma riaperta la chiesa di Rivara di San Felice. La riapertura è avvenuta sabato con una cerimonia molto sentita dalla comunità, anche perchè quella di Rivara, la chiesa della Natività di Maria Santissima, è uno dei pochi edifici di culto della Bassa, assieme ad esempio a quelli di Cavezzo e di Camposanto, ad essere tornati agli antichi splendori pre tragedia. La maggior parte delle chiese dell’area del cratere, purtoppo, è ancora oggi nelle condizioni del 2012.
Ma a Rivara è il momento della festa. Sabato sul sagrato le autorità hanno tenuto i discorsi di festeggiamento, con il neo sindaco Michele Goldoni che ha ricordato la figura del padre, che fu uno dei più attivi volontari della comunità parrocchiale, i sindaci di due paesi che ci hanno aiutato durante quei drammatici giorni del 2012, Cavazzo Carnico (Friuli) Nago Torbole (Trentino),e il consigliere Enrico Campedelli in rappresentanza della Regione.
Poi il vescovo Erio Castellucci ha bussato alla porta di ingresso della chiesa, che è stata così ufficialmente aperta ai fedeli. C’è stata la Messa e poi l’architetto Davide Calanca ha ripercorso la lunga e appassionate storia della ricostruzione, che ha riservato anche un paio di sorprese come la scoperta di nuovi affreschi. Una novità è anche la scelta dei colori del campanile, che è diventato bianco e rosa, come era in passato, invece del monocolore rosa scuro degli ultimi anni.
I lavori hanno riguardato la ricostruzione del timpano e di tutta la facciata, la riparazione degli alzati, il consolidamento dell’arco trionfale del presbiterio, il rifacimento completo del tetto del presbiterio, il rafforzamento locale del tetto dell’aula liturgica e quello di tutti i tetti laterali, la ricostruzione completa della lanterna della cupola e il rafforzamento della stessa, nonché il ritinteggio interno ed esterno (a esclusione delle decorazioni artistiche) e il rifacimento di tutti gli impianti preesistenti alla data del sisma.
Rimesso al suo posto, sulla parete di fondo del presbiterio, il quadro della Natività di Maria, titolare della chiesa, dipinto dai colori accesi sul cangiante per esaltare l’atmosfera gioiosa: opera della seconda metà del 1500 attribuita alla scuola del Guercino. Manca solo lo storico organo, che deve essre ancora ripulito e sarà sistemato presto al suo posto.
L’investimento per la chiesa di Rivara è stato pari a 1 milione e 230 mila euro, per il primo stralcio di lavori già realizzati, e finanziati dalla Regione, a cui si aggiungono 400 mila euro per un secondo stralcio di interventi, attuati dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
LEGGI ANCHE
Rivara, c’è una sorpresa: il campanile ritorna… bicolore