La Regione Emilia-Romagna è al fianco delle Aziende Sanitarie pubbliche regionali per migliorare l’efficienza energetica delle strutture sanitarie e incentivare politiche di mobilità elettrica. A questi obiettivi è destinato il bando Por Fesr 2014-2020, che stanzia 6,2 milioni di euro nel triennio 2019/2021 per rendere più green la sanità pubblica. Gli interventi possono riguardare tutti gli edifici pubblici sanitari in cui siano svolte attività mediche e veterinarie di prevenzione, diagnosi, cura e ricerca. I progetti che riguardano azioni di risparmio energetico, uso razionale dell’energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di gas serra saranno cofinanziati fino al 40% con un contributo massimo di 500.000 euro. Il cofinanziamento sale al 70% per interventi che prevedono l’installazione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici aziendali.
“La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è una priorità che riguarda non solo il sistema produttivo regionale ma anche gli edifici pubblici, dove la riduzione dei consumi energetici è un obiettivo che la Regione persegue per il terzo anno con un sostegno mirato alle strutture sanitarie– dichiara Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive–. Per contrastare il cambiamento climatico puntiamo alla crescita sostenibile del nostro territorio, con interventi programmati attraverso il Piano energetico regionale avviato nel 2017”.
Le 13 Aziende sanitarie pubbliche regionali coinvolte dalla misura potranno fare domanda di contributo sulla piattaforma online Sfinge2020 dal 20 giugno al 10 settembre 2019. Si tratta delle Ausl di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Romagna, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Parma, Modena, Bologna Ferrara e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
I risultati dei bandi precedenti
Nel triennio 2016/2018 sono stati cofinanziati 271 progetti di edilizia green degli enti locali, grazie ai due bandi Por Fesr 2014-2020 per la riqualificazione degli edifici pubblici. I contributi regionali ammontano a circa 22,8 milioni di euro, per un investimento totale di circa 90 milioni di euro. Hanno beneficiato di queste risorse Comuni, Aziende sanitarie, Acer, Unioni di Comuni, Ministeri, Università, società a capitale interamente detenuto da enti locali. Gli interventi hanno riguardato il miglioramento dell’efficienza energetica di edifici residenziali e strutture pubbliche come ospedali, scuole, centri sportivi, case di riposo.