NONANTOLA – Le telecamere li hanno ripresi mentre senza alcuna delicatezza calpestavano le pianticelle e strappavano via gli ortaggi dalle piante in malo modo. Un colpo al cuore per chi quelle piante le coltiva giorno dopo giorno con cura e attenzione e cheha visto i prodotti delal sua fatica portati vai da sconosciuti
E’avvenuto a Nonantola, nei campi della Partecipanza agraria. Qui i furti vanno avanti da tempo, specie di notte, tanto che le famiglie che li gestiscono hanno deciso di installare le telecamere a infrarossi. Così venerdì si è visto chi sono i ladri: sono in due, giovani e ben piantati, si muovono conagilità e non sembrano proprio derelitti per fame. Probabile, quindi, che i furti non avvengano per bisogno, ma per rivendere gli ortaggi e tirare su un po’ di denaro.
Scrive una signora che fa parte della Partecipanza Agraria di Nonantola:
Per noi Nonantolani la Partecipanza è un valore, qualcosa costruito tanti anni fa e che nel tempo ha dato la possibilità di sopravvivere a numerose famiglie, per non dire generazioni. Ora i tempi sono cambiati: chi dà la terra in affitto ( percependo ben poco) e chi invece crede ancora in un proggetto partito dai monaci benedettini e portato avanti tutt’ ora.
Colui che ha il diritto di coltivare in questa terra e che lo esercita, lo fa a proprie spese e anche per un insito dovere morale: per non vedere tutto “lasciato andare” o pieno di pesticidi che distruggono la flora e la fauna circostante.
Gesti così fan passare la voglia…
I ladri in azione nei terreni della Partecipanza. L’ARTICOLO PROSEGUE DOPO L’IMMAGINE
Venerdì notte, intanto, sempre a Nonantola sono stati segnalati ladri alla sede del gruppo San Carlo, che si trova in via Galilei, nella zona industriale. Sono riusciti a entrare scassinando una entrata, e non trovando denaro contante si sono presi la briga di scassinare una macchinetta del caffè per tiarne fuori tutti gli spiccioli. Se ne sono andati via a bordo di un furgone della ditta. La stessa notte almeno in altri tre cappannoni industriali è scattato il sistema di allarme: probabilmente era la stessa gang.
Indagano i Carabinieri.