Promuovere l’innovazione e la sostenibilità nella pesca e nell’acquacoltura, l’allevamento di pesci, crostacei, molluschi e altri organismi acquatici.
La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato due bandi che mettono a disposizione oltre 750 mila euro per il settore ittico. I contributi derivano dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) 2014-2020.
Simili le finalità e le procedure previste nei due avvisi destinati a favorire un’acquacoltura e una pesca sostenibili e lo sviluppo di processi e tecniche nuovi.
“Con questi bandi puntiamo sull’innovazione- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Simona Caselli– per rendere sempre più competitivi due settori, pesca e acquacoltura, importanti per l’economia regionale e la nostra costa. Investiamo per incentivare la ricerca e promuovere nuovi studi allo scopo di migliorare tutto il comparto e, nello stesso tempo, per ridurre l’impatto sull’ambiente grazie allo sviluppo di tecniche scientifiche e organizzative sostenibili”.
In particolare, per il 2019 sono previsti oltre 250 mila euro per promuovere l’innovazione nel settore della pesca – compresi i settori della trasformazione e commercializzazione – e per sviluppare nuovi o migliori prodotti, attrezzature, processi, tecniche e sistemi di gestione e organizzativi (Misura 1.26).
Sono a disposizione, inoltre, circa mezzo milione di euro sempre sul 2019 per l’acquacoltura. Anche in questo caso i fondi hanno l’obiettivo di sviluppare conoscenze tecniche, scientifiche o organizzative nelle imprese acquicole; ridurre l’impatto sull’ambiente, la dipendenza dalla farina di pesce e dall’olio di pesce; favorire un uso sostenibile delle risorse e facilitare l’applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibili. Sempre per il settore dell’acquacoltura, il bando punta a sviluppare o introdurre sul mercato nuove specie acquicole con un buon potenziale di commercio e prodotti, processi o sistemi di gestione e organizzativi nuovi o migliorativi (Misura 2.47).
Per entrambi i bandi, possono presentare domanda gli organismi scientifici o tecnici pubblici o privati – come gli enti pubblici di ricerca e sperimentazione – riconosciuti dal diritto internazionale e le imprese che attivano una collaborazione con questi organismi scientifici.
La richiesta di chiarimenti e i quesiti riceveranno risposta se inviati entro il 29 luglio 2019 al Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca.
Le domande, complete di tutti i documenti, vanno presentate, via pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo territoriorurale@postacert.
Informazioni sono disponibili sul sito istituzionale della Regione all’indirizzo http://agricoltura.regione.