MIRANDOLA E DINTORNI – Fa discutere ancora l’approvazione del Piano dei Trasporti Integrato 2025 approvato pochi giorni fa in Regione. A intervenire è la consigliera del M5S Giulia Gibertoni che, durante la discussione del PRIT 2025, aveva presentato due proposte per migliorare il sistema di collegamento dell’Area Nord: ammodernamento della Strada Statale 12 con il completamento della tangenziale di Mirandola e varianti per eliminare il traffico a San Prospero e Sorbara e ripristino delle tratte ferroviarie Modena-Mirandola e Cavezzo-Finale Emilia.
Scrive Gibertoni in una nota:
La Cispadana non è la soluzione per risolvere il problema della viabilità della nostra regione. È un’opera che accontenterà pochi e scontenterà quei tantissimi che, soprattutto nell’Area Nord di Modena, negli anni hanno visto peggiorare i collegamenti del proprio territorio, sia dal punto di vista ferroviario che viario. Per questo trovo incredibile come ieri la Regione, in occasione dell’approvazione del PRIT, abbia rifiutato di puntare sulla riattivazione di collegamenti degni di questo nome per i nostri territori.
Il primo emendamento proposto e poi bocciato riguardava l’adeguamento e l’ammodernamento dell’asse viario della Strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero:
Si tratta di un intervento non più rinviabile perché è necessario ad offrire un servizio di collegamento degno di questo nome a un interno territorio. Un territorio che, tramite il polo del biomedicale ha sviluppato da decenni necessità di collegamento impellenti, che sono rimaste da sempre completamente inascoltate. Ancora adesso il polo del biomedicale e, ovviamente, i cittadini di tutta l’Area Nord, si appoggiano a una viabilità assolutamente insufficiente.
Sul collegamento ferroviario:
Avevo chiesto che la Regione riflettesse sulla realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario stabile che ricalchi le tratte delle linee ferroviarie Modena-Mirandola, chiusa al traffico ferroviario nel 1964, e Cavezzo-Finale Emilia, anch’essa chiusa nello stesso periodo. L’aver negato queste due possibilità di miglioramento ai cittadini dell’Area Nord è molto grave, soprattutto perché i problemi di collegamento di quei territori non verranno minimamente risolti con la realizzazione, se mai verrà portata a termine, della Cispadana. Anche perché è stato lo stesso assessore Donini in Commissione a specificare che l’autostrada tanto voluta da Bonaccini sarà a servizio del nodo bolognese. Un aspetto quest’ultimo davvero sconcertante per un’opera che si vuole definire regionale.
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