Pesante attacco informatico, con richiesta di ‘riscatto’ in Bitcoin, a inizio giugno a un’importante azienda bolognese. Lo ha rivelato la stessa Bonfiglioli Riduttori, specializzata nella componentistica meccanica di precisione, vittima di un attacco di tipo ‘ransomware’, da virus che tengono in ostaggio dispositivi o dati chiedendo in cambio del ‘rilascio’ il pagamento di ingenti somme di denaro.
L’attacco a Bonfiglioli è stato sferrato a inizio giugno con un ‘cryptolocker’, un virus che ha criptato alcuni file chiave per l’azienda chiedendo, per renderli nuovamente accessibili, il pagamento di un riscatto di 350 Bitcoin, pari a circa 2.400.000 euro (un valore valido fino al 12 giugno e salito a 3.500.000 dopo l’annuncio di Libra, la moneta virtuale di Facebook). Una “bomba”, secondo il presidente e amministratore delegato Sonia Bonfiglioli che, non cedendo al ricatto degli hacker ha avvertito la Polizia postale fermando l’attacco “grazie a immediate azioni di bonifica”. (Ansa)