BONDENO – Piombo, cromo, zinco, nichel, vanadio e arsenico: tutto nascosto e tombato nelle fondamenta di un condominio di Bondeno. La conseguenza di questo atto criminale? Una bambina che viveva in quel condominio si è ammalata. Per questo motivo sono sotto processo tre persone della ditta che è accusata di aver sepolto, nel 2011, metalli pesanti in quantità letale durante i lavori si ristrutturazione, metalli – in particolare il nichel – che avrebbero procurato lesioni gravissime alla piccola.
Il processo si è aperto in questi giorni in Tribunale a Ferrara: alla sbarra la legale rappresentante il gestore e un socio dell’azienda edile. Per ciascuno il pubblico ministero una condanna a sei anni e due mesi di reclusione ciascuno, pena finale ridotta di un terzo grazie ai benefici legati al rito abbreviato. La difesa replica che non si può dimostrare un legame diretto tra l’esposizione al nichel e la malattia.
La sentenza è attesa per giovedì.