SAN PROSPERO – Prosegue il “patto del silenzio” della banda dello spray. Dopo l’interrogatorio di Andrea Cavallari, oggi è toccato agli altri componenti della banda. Moez Akari si è avvalso della facoltà di non rispondere per tutti i capi di imputazione tranne per quelli legati alla tragedia della Lanterna Azzurra, dai quali prende le distanze.
“Ha ribadito l’assoluta estraneità alla vicenda di Corinaldo – spiega il suo avvocato Gianluca Scalera – Era lì, ma non c’entra niente con il discorso dello spray. Non ha avuto alcun tipo di contatto con gli altri”. “I miei assistiti non danno la colpa a nessuno”, dice Scalera che difende anche Andrea Cavallari e Souhaib Haddada.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, Ugo di Puorto, Raffaele Mormone, Badr Amouiyah e Souhaib Haddada, interrogati questa mattina, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Stessa linea per il titolare del compro oro Andrea Balugani, il 65enne indagato poiché ritenuto essere presunto ricettatore della banda.
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