“Non ho niente a che fare con i fatti di Corinaldo. Non ho spruzzato lo spray e non ero in contatti con gli altri ragazzi. Sono entrato in quella discoteca dieci minuti prima della tragedia”. Sono le dichiarazioni rese oggi in carcere a Genova, dove è stato arrestato mentre era in ferie, da Andrea Cavallari, ventenne della Bassa Modenese, uno dei giovani in manette poiché ritenuti i componenti della ‘banda dello spray’ che ha causato la strage a Corinaldo, Ancona, tra il 7 e l’8 dicembre scorso.
Accompagnato dal suo avvocato, Gianluca Scalera, Cavallari si è invece avvalso della facoltà di non rispondere in merito agli altri capi d’imputazione a suo carico, ovvero alle rapine consumate sempre all’interno di locali. Domani dovrebbero affrontare l’interrogatorio anche gli altri indagati, tra Modena e Ravenna. Alla prova del nove il ‘patto’ del silenzio che, dalle indagini, emerge tra Ugo Di Puorto, Raffaele Mormone (due indagati) ed Eros Amoruso, componente gang morto ad aprile in un incidente stradale. (ANSA)
LEGGI ANCHE:
- Strage di Corinaldo, come agiva la banda dello spray
- La gang dello spray, ovvero la “Bling ring” della Bassa
- Le bande dello spray al peperoncino: dalla Bassa a Corinaldo
- Strage in discoteca, sono di San Prospero e Bomporto alcuni dei giovani arrestati
- Strage in discoteca, arrestati sei giovani modenesi