CAVEZZO E DINTORNI – “Al momento attuale non abbiamo armi per combattere la cimice asiatica che sta compromettendo il raccolto delle nostre pere: se non vogliamo che l’intero comparto vada a rotoli abbiamo bisogno che venga immediatamente autorizzato l’inserimento dell’unico antagonista alla cimice, ovvero la vespa samurai”.
E’ il grido di allarme di Gianfranco Corradi, presidente di Confagricoltura Modena e titolare di un’azienda frutticola a Cavezzo, all’indomani di un incontro con i tecnici e i funzionari dell’associazione agricola per fare il punto sulla disastrosa situazione della frutticoltura modenese. “Nel corso della stagione terremo monitorata la percentuale di danno subito dalle aziende – prosegue Corradi – per arrivare a fine raccolta con una quadro preciso della situazione da sottoporre al Consorzio Fitosanitario ed alla Regione Emilia Romagna”.
A salvaguardia del comparto è necessario in primis combattere la cimice con l’unico antagonista finora conosciuto, oltre che sostenere le aziende dal punto di vista finanziario attraverso la sospensione dei mutui, sgravi contributivi e prestiti di conduzione.
Non da ultimo – sottolinea Confagricoltura – si chiede la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto erogati dall’Unione europea in caso di calamità naturale.
La prima rilevazione della cimice risale al 2012 e da allora i danni sono aumentati a livello esponenziale. “A rischio non è solo il raccolto dell’anno – conclude Corradi – ma la vita stessa delle aziende che non arrivano a coprire i costi di produzione e abbandonano il comparto, con le ricadute che possiamo immaginare per il mondo del lavoro e i consumatori”.