Mille e cinquecento metri cubi di rifiuti abbandonati illegalmente nell’area cortiliva di un’azienda chiusa da tempo e ormai in liquidazione. Un serpentone lungo un centinaio di metri che accerchia l’intero capannone fino alla cancellata d’ingresso e, non trovando più spazio all’esterno, si insinua anche dentro l’edificio. Ogni sezione del corpo di quello strano animale è un grosso imballo ricolmo di rifiuti: cascami per l’esattezza, scarti provenienti da lavorazioni industriali tessili.
È stato lo strano andare e venire notturno di tir e persone dal cortile di una ditta chiusa da tempo, situata al civico 1155 di via Giardini, ormai fuori dal centro urbano e non distante da Baggiovara, a insospettire i residenti della zona che hanno contattato la Polizia municipale di Modena. Al primo sopralluogo effettuato sul posto, gli agenti hanno trovato il cancello d’ingresso regolarmente chiuso con lucchetto, ma anche dall’esterno era evidente l’ingente quantità di imballaggi abbandonati nel cortile della ditta che un tempo era dedita alla produzione di materiali edili.
Accompagnati dal curatore fallimentare dell’azienda, che già il giorno prima si era accorto della discarica e aveva inviato a sua volta una segnalazione, martedì 30 luglio, gli agenti del Nucleo ambientale e del Nucleo problematiche del territorio sono entrati nell’azienda e hanno trovato quella che a tutti gli effetti è una discarica abusiva. Il personale di Arpa, presente, ha definito la tipologia dei rifiuti presenti come speciali, perché derivanti da lavorazione industriale, ma non pericolosi.
La Municipale ha quindi informato il magistrato che ha disposto, il sequestro dell’intera area che dovrà essere ripristinata con lo smaltimento dei rifiuti, mentre è in corso l’indagine per determinarne la provenienza e individuare i responsabili del reato ambientale di abbandono di rifiuti speciali e discarica abusiva.