SAN PROSPERO, BOMPORTO – La notizia del video che riprende Ugo Di Puorto, uno dei giovani accusati della strage di Corinaldo, e il trapper Sfera Ebbasta in un autogrill, incontro casuale agli atti dell’indagine e documentato dalle intercettazioni della banda dello spray, ha suscitato la reazione netta del cantante.
Scrive così Sfera Ebbasta sul suo profilo Instagram:
Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno solo di quei pezzi di m… mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo paese. Hanno provato e proveranno ad infangare il mio nome, ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l’unica cosa importante.
Sul fatto è poi intervenuto il suo manager Pablo Miguel Lombroni Capalbo, noto come Shablo, con una nota:
L’episodio ripreso nel video su cui Sfera ha già espresso una sua opinione, è avvenuto in un’altra giornata che non è possibile collocare nel tempo, considerato il numero di foto e video che Sfera concede.
L’artista, da sempre spinto da un sentimento di riconoscenza, si mostra sempre estremamente disponibile con le centinaia di fan che lo fermano tutti i giorni, per fare foto video e autografi. Shablo, come Sfera, hanno appreso dai media di una intercettazione in cui i due ’mostrì dicevano di aver incontrato Sfera all’autogrill. Ma la cosa non risulta in nessun modo a nessuno di coloro che quella sera erano con lui. Sfera non conosce ne ha avuto mai contatti, con i criminali che quella sera hanno utilizzato lo spray e ha già espresso un secco pensiero in merito.
La verità non cancella il dolore e purtroppo non cancella ciò che è successo ma è l’unica cosa che Sfera Ebbasta e tutti i suoi collaboratori desiderano in questo momento fiduciosi nello sviluppo delle indagini che finalmente iniziano a consegnare degli elementi concreti a questa tragedia. Il dolore che provano le famiglie, purtroppo, non possiamo neanche immaginarlo, e probabilmente non troveremo mai parole adeguate o sufficienti per esprimere il nostro cordoglio. In ogni modo torniamo a ribadire la nostra più totale vicinanza. Shablo e Sfera hanno già dato mandato ai propri legali di denunciare le testate che, dopo questa ulteriore precisazione, reitereranno la pubblicazione di notizie false e diffamatorie e invitano alla rettifica tutti coloro che hanno pubblicato il servizio o scritto articoli imprecisi sull’accaduto.
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