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Diari, quaderni e zainetti, è partita la corsa alle spese per scuola. I consigli per farla al meglio

da | Set 10, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

Costi in linea con l’anno passato, propensione al rapporto qualità/prezzo oltre che alla convenienza, per agevolare le famiglie, consigli adeguati finalizzati ad eludere eventuali spese inutili. È quanto si sta profilando in questi giorni presso le cartolibrerie modenesi, in vista del’avvio del prossimo anno scolastico, dove la ricerca di testi e materiale scolastico è già cominciata. A rilevarlo, il SIL (Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai) di Confesercenti Modena.

 

“Sul corredo scolastico si segnalano prezzi stabili e una tendenza sempre maggiore da parte dei negozi di vicinato ad approntare offerte e pacchetti promozionali a tutto vantaggio di una scelta conveniente e allo stesso tempo di qualità, evitando acquisti inutili – fa sapere l’Associazione – Sul fronte libri di testo, la stragrande maggioranza degli istituti scolastici rispetta i tetti di spesa. Anche se non mancano alcuni casi di errori nelle liste di adozione preparate dalle scuole, loro stesse in grande difficoltà nel districarsi tra l’enorme offerta di edizioni diverse degli stessi titoli protese a creare confusione. Fondamentale in questo senso l’assistenza e la competenza del libraio di vicinato, che conosce perfettamente lo storico delle classi e può guidare ad un acquisto informato e lontano dai rischi di errore”.

 

“Nel corso dell’iter della nuova legge sul libro e la lettura, la Commissione Cultura e Istruzione della Camera si è molto interessata ai testi scolastici e alla spesa delle famiglie. L’auspicio è quello di aprire presto la discussione sul tema. SIL Confesercenti ha pronte alcune proposte a livello nazionale operative che mettono al centro i temi di un ridimensionamento di queste spese e della centralità della distribuzione tradizionale. Ma ogni discussione – conclude il Sindacato – deve comunque partire dalla consapevolezza che le famiglie italiane sono già oggi, in Europa, tra quelle che investono meno sulla voce istruzione”.

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