Eco sisma bonus, tutto quel che bisogna sapere. Lo studio dell’architetto Malaguti di Concordia ci aiuta a capire cosa bisogna fare per ottenerlo.
I punti focali sono i seguenti:
- SOGGETTI A CUI E’ RIVOLTO: singole unità abitative e di pertinenza e parti comuni ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3:
- Condomini;
- Micro condomini: gli edifici con due sole unità immobiliari (c.d. condominio minimo) dove siano presenti delle parti in comune come per es. il tetto o il muro divisorio; le case a schiera che abbiano in comune servizi o impianti (strade d’accesso, fornitura comune di acqua e corrente elettrica, piscina ecc.) ovvero anche elementi costruttivi;
- INTERVENTI: volti congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica;
- AGEVOLAZIONE FISCALE: consente a privati (persone fisiche, società di persone, imprenditori individuali, professionisti) e società (società di capitali ed enti) di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute, dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, per interventi di messa in sicurezza statica ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica;
- MISURA DELLA DETRAZIONE:
- 80%, se gli interventi determinino il passaggio ad 1 classe di rischio sismico inferiore;
- 85%, se gli interventi determinino il passaggio a 2 classi di rischio sismico inferiori.
NOVITA’: Cessione del credito d’imposta: I contribuenti che effettuano lavori in casa finalizzati al miglioramento energetico o alla riduzione del rischio sismico possono cedere il credito della detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con facoltà di successiva cessione.
In sostanza, il contribuente:
In sostanza, il contribuente:
- riconosce al fornitore solamente la parte eccedente alla percentuale di detrazione;
- Beneficia dell’erogazione in un’unica soluzione della detrazione riconosciuta (dal 50% e fino all’85%) e non, come vuole la norma, in 10 rate annuali di pari importo. Sarà il cessionario al quale è stato attribuito il credito d’imposta a poter utilizzare l’importo riconosciuto in compensazione, in dieci rate di pari importo;
- NO TAX AREA: anche i soggetti che non pagano l’Irpef possono quindi godere della detrazione cedendo il credito corrispondente alla detrazione spettante anche ad istituti di credito e ad intermediari finanziari, possibilità preclusa in tutti gli altri casi.