“Rifondazione Comunista per le prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna lavora ad proposta politica alternativa ai poli politici esistenti da costruire con tutte le forze politiche e sociali della sinistra attive su base regionale e locale”. Lo annuncia in una nota Stefano Lugli, segretario regionale di Rifondazione Comunista Emilia-Romagna che così scrive:
Lo facciamo rimettendo al centro i contenuti e i bisogni di questa Regione, prima cancellati dallo scontro bipolare e tutto mediatico tra la renziana giunta Bonaccini e la Lega, e ora piegati alla necessità del Pd di giustificare l’alleanza di governo con il M5S.
Lavoro di qualità, stop alla privatizzazione della sanità, fondi per la scuola pubblica, ricostruzione, servizi pubblici, messa in sicurezza del territorio, ambiente. Sono i temi attorno ai quali vogliamo costruire una proposta di governo per l’Emilia-Romagna all’interno di uno spazio politico e sociale capace di contenere organizzazioni politiche, esperienze civiche e singoli. Nella costruzione di questo spazio politico vogliamo coinvolgere in particolare le esperienze dell’Altra Emilia-Romagna, con cui ci siamo presentati alle ultime regionali, e de La Sinistra, con cui recentemente abbiamo partecipato alle elezioni europee con una proposta politica nettamente alternativa alla nuova maggioranza di governo nazionale.
Il presidente Bonaccini non si è ancora degnato di rendere nota la data delle elezioni regionali e pensa di giocarsela in base alle convenienze del momento. Ma la sua personale campagna social è già iniziata da tempo in modo martellante e con una assiduità di post e tweet paragonabile solo alla capacità dei social media manager di Salvini. Al punto che ci domandiamo: con che fondi viene pagata questa campagna social? Oltre alla data del voto vorremmo sapere anche questo.
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