MIRANDOLA – L’assessore Fabrizio Gandolfi replica a stretto giro di posta al consigliere comunale del Pd Roberto Ganzerli, che ricorda come quando lui era in Giunta nella passata legislatura, non era stata mai data la concessione a tenere iniziative che potessero fare concorrenza ai negozianti locali come quella che è in programma domenica prossima a Mirandola, quando si terrà il Mercato della Versilia.
Spiega l’assessore Gandolfi:
“Leggo i commenti del capogruppo PD Ganzerli, a proposito del mercato di Forte dei Marmi a Mirandola, in programma domenica 29 settembre, e rimango perplesso. Rimango perplesso, prima ancora che come amministratore, come cittadino mirandolese, che saluta con favore nuove occasioni per frequentare il nostro bel centro storico, e come imprenditore, che sa bene quanto sia importante creare “circoli virtuosi” a livello di mercato. Sì, perché la possibilità di ospitare i banchi del famoso e rinomato mercato versiliano si è presentata senza alcun onere per l’amministrazione e nella giornata di domenica, proprio per non creare un’alternativa ai negozi aperti in piazza e al mercato del sabato. Si tratta piuttosto di un’offerta integrativa.
Possiamo definirla una “sperimentazione”, che abbiamo deciso di affrontare, senza per questo considerarla una scelta presa, per andare incontro alla curiosità di molti cittadini e per offrire una domenica diversa alla piazza di Mirandola, che il 29 sarà animata anche dalle attività promosse dal canile e dalle associazioni che lo sostengono. Poter contare su una pluralità di attività, che si svolgono contemporaneamente, mira, infatti, ad intercettare differenti target di avventori, contribuendo a consolidare l’abitudine di mirandolesi e non a frequentare la “piazza”.
Non è certo volontà di questa amministrazione sfuggire al confronto con le Associazioni di categoria dei commercianti o con gli altri soggetti impegnati nella promozione del centro, che, anzi, presto saranno invitati a collaborare alla stesura del Regolamento comunale sui dehors e alle scelte sul decoro urbano, che non si possono più rimandare.
Connotare politicamente questa scelta, mettendola in contrasto con quanto portato avanti, direi con successo, in occasione della Notte Gialla di Mirandola, ci pare una grande forzatura, che di certo non contribuisce a un confronto costruttivo sulle misure necessarie a sostenere e a rivitalizzare il centro storico. C’è bisogno di formule nuove e che funzionino: il trovarle non sarà scontato e di certo dovrà passare per programmi e iniziative che tengano in conto anche di elementi fino ad ora trascurati.”