Modena è la città più cara d’Italia, record per il costo della vita. Ogni anno spendiamo 307 euro in più del resto d’Italia. Lo certifica l’Istat che ha reso noti i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti: l’Unione Nazionale Consumatori ha così compilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
Secondo l’analisi dell’Unione nazionale consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, c’è proprio Modena che, pur non avendo l’inflazione più alta, +1,1% (il record appartiene ancora una volta a Bari: +1,3%), ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 307 euro su base annua. Al secondo posto Bolzano, dove il rialzo dei prezzi dell’1% determina un aggravio annuo di spesa, per una famiglia media, pari a 301 euro, terza Bari, dove l’inflazione a +1,3%, il primato di agosto, comporta una spesa supplementare pari a 270 euro.
Va molto meglio nella vicina Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,3% genera un risparmio annuo di 85 euro. Al secondo posto Ravenna (-0,3%, pari a -84 euro) e al terzo Trento, -0,2%, con un ribasso del costo della vita pari a 49 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, la Liguria, che, con l’inflazione a +0,9, registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 207 euro su base annua. Segue l’Abruzzo, dove l’incremento dei prezzi pari all’1%, implica un’impennata del costo della vita pari a 205 euro, terza la Puglia, dove per via dell’inflazione a +0,9%, si ha un salasso annuo di 175 euro. Emilia Romagna al 14esimo posto. La regione con meno rincari, la Sardegna, dove il rialzo dello 0,1% si traduce in una maggior spesa annua di 20 euro. Marche e Umbria in seconda posizione, con una variazione dei prezzi pari a 22 euro per entrambe.