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Religione, arte e natura, per la Giornata del Creato una mostra a Nonantola

da | Set 20, 2019 | Nonantola | 0 commenti

NONANTOLA – Religione, arte e natura, per la Giornata del Creato una mostra a Nonantola. Inaugurazione domenica 22 settembre nel portico dell’Abbazia.

La tela sfregiata. Così il Vescovo Erio ha intitolato il suo recente libro dedicato ad una profonda riflessione sul ruolo dell’umanità nei confronti del Creato nella società moderna: un ruolo che deve fuggire la tentazione dello sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e del guadagno senza scrupoli. L’uomo oggi è davanti ad un bivio: trasformarsi nell’homo demens, che distrugge, oppure nell’homo frater, capace attraverso la sapienza che si trasforma in fraternità di preservare “la stupenda tela che il Creatore gli ha consegnato perché la custodisse e ne fosse custodito”. E’ una sfida che la Chiesa sta imparando ad affrontare, riscoprendo in un orizzonte ecumenico l’impegno comune per la cura della Terra. In questo contesto si colloca l’esposizione di opere d’arte contemporanea che inaugurerà domenica 22 settembre alle ore 16 nel quattrocentesco portico della prestigiosa Abbazia di San Silvestro a Nonantola. L’evento – curato dall’Ufficio diocesano beni culturali e dal Museo benedettino e diocesano d’arte sacra in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – sarà il primo degli appuntamenti previsti in Abbazia domenica 22 per celebrare a livello diocesano la 14° Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, promossa in tutte le diocesi dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Nel suggestivo portico abbaziale, già sede di periodiche esposizioni d’arte contemporanea di artisti locali, saranno visibili 25 opere – dipinti, sculture, litografie, disegni per la maggior parte inediti – appartenenti alla raccolta d’arte di don Casimiro Bettelli. Sacerdote, poeta, fine intellettuale e uomo di cultura, don Bettelli alla sua morte nel 1998 lasciò in eredità all’Arcidiocesi di Modena-Nonantola la sua collezione, il suo archivio personale e la sua biblioteca “per la promozione culturale del clero”.

Questa piccola esposizione ha dunque l’obiettivo di porsi come uno spunto per riflettere sul rapporto tra arte, natura, uomo e fede. Il titolo “Selah! per sempre” riecheggia l’inizio de “I Cori del mattino e della sera”, un componimento poetico che lo stesso don Bettelli scrisse dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1950-52, ed in cui – attraverso un intenso lirismo ed un misticismo che si rifà alla grande tradizione dei salmi – evoca la gioiosa comunione e il sodalizio spirituale tra l’uomo ed il creato.

In mostra, opere di Sandro Chia, Enrico Baj, Salvo, Claudio Parmiggiani, Carlo Cremaschi, Nevio Bedeschi, Cesare Soli, Franco Vaccari, Carlo Barbieri e soprattutto le forme pure e arcane di Raffaele Biolchini, grande amico di don Bettelli. Non si tratta di arte sacra né di arte religiosa, ma di suggestioni, momenti di riflessione veicolati attraverso la potenza evocativa dell’arte nella sua funzione pedagogica e d’interpretazione della realtà.

 

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