SOLIERA, NOVI E CARPI – Oltre 600 famiglie nel territorio dell’Unione potranno beneficiare di significative riduzioni della retta di frequenza al nido o alle sezioni primavera aggregate alle scuole dell’infanzia. La Regione Emilia Romagna ha istituito un fondo di oltre 18 milioni di euro per finanziare il contenimento delle rette per il nido per questo anno scolastico. Al territorio dell’Unione sono destinati circa 400 mila euro. Le uniche condizioni per beneficiare della riduzione sono la residenza nel territorio dell’Unione, la frequenza in un nido o in una sezione primavera che abbia aderito al progetto, un’attestazione Isee non superiore a 26.000 euro. Già lo scorso anno si era operata una rilevante riduzione delle rette in particolare sulle tariffe massime; quest’anno, grazie al contributo previsto dal progetto “Al nido con la Regione”, la riduzione è stata effettuata soprattutto per le famiglie del ceto medio.
Solo per fare qualche esempio: per chi ha un Isee di 15.000 la retta passa da 245 a 130 euro al mese; chi ha un Isee di 20.000 passa da 380 a 220 euro, per coloro che attestano un Isee di 25.000 la riduzione va da 397 euro a 311 euro mensili. Anche la retta minima è stata abbassata da 85 a 75 euro e potranno fruirne, da settembre 2019, tutte le famiglie con un Isee fino a 12.000 euro (prima la minima era applicata da 0 a 9.000 euro di Isee). Per beneficiare della riduzione occorre presentare l’attestazione Isee presso gli Uffici scuola territoriali di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera dove sono ubicati i nidi e le sezioni primavera frequentati.
Queste le dichiarazioni di Paola Guerzoni, assessore alle Politiche Educative e Scolastiche dell’Unione Terre d’Argine: “Abbiamo accolto con grande favore questa misura della Regione a favore delle famiglie coi figli più piccoli. Sono due anni che interveniamo per rendere le rette del nido più sostenibili: l’anno scorso abbiamo diminuito soprattutto le rette più alte fino a 35.000 euro di Isee e quelle delle famiglie numerose; quest’anno, anche in base alle specifiche indicazioni del provvedimento regionale, ci siano invece orientati sulle riduzioni soprattutto per il ceto medio: in complesso e grazie a queste due manovre il risparmio delle famiglie supererà i 600.000 euro l’anno. Abbiamo voluto estendere quest’ultima manovra anche ai bambini frequentanti i nidi convenzionati e privati e le sezioni primavera, stipulando apposite convenzioni con i gestori privati. Invito caldamente i genitori a presentare l’Isee, perché ci sono riduzioni davvero significative.”