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Quattrocento bimbi da 0 a 3 anni mandati via da scuola venerdì a Mirandola, Concordia, San Prospero e San Felice

da | Ott 17, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro, Concordia, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, CONCORDIA, SAN PROSPERO E SAN FELICE – Quattrocento bimbi da 0 a 3 anni mandati via da scuola venerdì a Mirandola, Concordia, San Prospero e San Felice. Si chiariscono i termini di quello che accadrà venerdì prossimo nella Bassa in seguito alla riunione indetta dai sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Rsu Ucman per parlare del rinnovo del contratto decentrato dei dipendenti pubblici della Bassa, circa 200 persone che lavorano in vari ruoli – funzionari, autisti, cuoche, educatrici scolastiche –  per l’Unione dei Comuni.

E’ stata infatti diffusa una determina firmata dalla responsabile Ucman servizi 0-6 anni, Francesca Cavrini, che dispone la chiusura per due ore, dalle 9 alle 11, per i bimbi che frequentano il nido Arcobaleno di Concordia, il nido di San Felice, l’asilo “Paese dei balocchi” di Mirandola e il nido “Le farfalle” di San Prospero.
I genitori dei piccolini sono dunque invitati ad andare a prendere i loro cuccioli alle 9, tenerli a casa o in giro mentre le educatrici sono in riunione e poi riportarli all’asilo nido alle ore 11.

Disagi – ma di tutt’altro tenore  –  anche per le altre scuole dove vanno i bimbi più grandi e che riguarda il servizio mensa. Nessun problema, in teoria, per il sevizio bus.

L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE

“Venerdì i sindacati hanno convocato lassemblea come è loro diritto in orario di lavoro. L’orario l’hanno scelto loro, non gli si può dire di cambiarlo – commenta l’assessore all’Istruzione dell’Unione Comuni Area Nord Luca Prandini – poi sta ai dipendenti decidere di partecipare o no, di mandare solo uno del gruppo o di andare tutti, è un suo diritto decidere. Noi non possiamo sapere prima chi va e chi no”

Scusi Prandini, ma chi decide l’organizzazione del servizio asili, l’Unione Comuni o i sindacati? “Se i sindacati chiedono di fare una assemblea hanno diritto di farla, il datore di lavoro non lo può impedire – insiste l’assessore – hanno tot ore a disposizione per assemblee e corsi di formazione. Noi ad esempio l’anno scorso abbiamo chiesto di fare i corsi di formazione durante le vacanze di Natale, ma ci hanno detto che le educatrici erano in vacanza”.
Impedire le assemblee no, naturalmente, ma organizzare il servizio di modo da garantirlo è possibile, non è che se i medici hanno assemblea sindacale allora mandano via i malati dall’ospedale, e nemmeno accade che i poliziotti si riuniscono per parlare del contratto e c’è il “libera tutti” dei delinquenti. Perchè l’Unione non organizza il servizio senza dover mandare via i piccoli dall’asilo? “Non possiamo predisporre un servizio alternativo con altri lavoratori, non abbiamo a disposizione altro personale qualificato per stare coi piccoli. Sì, si crea un disagio ai genitori, ma tutti i servizi si fermano venerdì prossimo, il trasporto pubblico, gli uffici sociali, i tecnici”.
E’ possibile prevedere un rimborso per le ore di servizio che non vengono date alle famiglie? “Le assemblee sono retribuite e hanno un costo per l’Unione dei Comuni. Ma per le famiglie meno abbienti arriveranno sconti sulle rette già da ottobre, per via della misura decisa dalla regione, che ridurrà il costo mensile di almeno 200 bambini”

 

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