Nella mattinata di mercoledì 30 ottobre presso la sede della Provincia di Modena si è tenuto un incontro istituzionale sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali Fiom/Cgil e Fim/Cisl, in riferimento alle note crisi aziendali che interessano la CMF Tecnology di Pavullo nel Frignano e la CMF Greentech di Cavezzo. Lo rende noto un comunicato delle due organizzazioni sindacali che così spiega:
All’incontro erano presenti oltre alla delegazione sindacale, il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi, il sindaco di Pavullo nel Frignano Luciano Biolchini, Luca Gozzoli per la Provincia di Modena, Roberto Ferrari per la Regione Emilia Romagna e il liquidatore delle due aziende dottor Paolo Ziggiotto.
Le organizzazioni sindacali e le Rsu hanno manifestato di fronte ai soggetti presenti preoccupazione per il rischio occupazionale prodotto dall’improvvisa messa in liquidazione delle due aziende.
Il liquidatore, come già anticipato in un incontro sindacale svolto presso la sede aziendale di Pavullo lo scorso venerdì, ha ribadito che il mandato ricevuto dalla proprietà è la verifica di una possibile cessione delle aziende, con modalità da definire, per preservare e ripristinare il valore economico.
A tal fine ha ribadito e confermato che è in corso una trattativa con una nota multinazionale cinese.
Le parti tutte, hanno condiviso, al fine di preservare l’occupazione e inoltre evitare la dispersione di competenze professionali utili al rilancio delle aziende, di procedere urgentemente con una richiesta d’incontro al Mise per procedere alla richiesta di attivazione della Cigs per cessazione di attività per CMF Tecnology di Pavullo.
Ulteriori approfondimenti saranno in corso nei prossimi giorni per definire la posizione dei lavoratori della CMF Greentech di Cavezzo, scoperti da ammortizzatori sociali conservativi in quanto azienda con meno di 15 dipendenti.
Così ha commentato l’assessora regionale alle attività produttive Palma Costi che ha partecipato all’incontro:
Come in altre crisi aziendali, la Regione si attiverà, attraverso l’Agenzia per il lavoro, per stipulare un accordo per le politiche attive, strumento necessario ad accompagnare gli ammortizzatori sociali. Il nostro impegno prioritario, però, rimane quello di sostenere una soluzione per salvaguardare i siti produttivi e l’occupazione.