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Legno del Veneto bruciato a Finale, Gibertoni: “Accanimento contro un territorio che ha già pagato tanto”

da | Ott 4, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

“Le 150 mila tonnellate di cippato di legno che verranno bruciate nell’impianto di Massa Finale rischiano di aumentare ancora di più il carico di inquinamento a cui ormai da tempo è stata condannata Finale”. È quanto sostiene la consigliera regionale del Movimeto 5 Stelle Giulia Gibertoni riguardo al caso del legno che, proveniente dalle zone del Veneto colpite dalla tempesta di vento di un anno fa, verrà bruciato all’interno dell’impianto a biomasse di Massa Finalese.

“Al di là dell’emergenza e della richiesta di aiuto da parte del Veneto, quello che sostengo da tempo è che i cittadini di Finale stiano già pagando un prezzo molto alto in termini ambientali visto che la Regione in questi anni ha realizzato una sorta di polo pattumiera in quest’area – spiega Gibertoni – Per questo caricare ulteriormente il territorio degli effetti delle 150 mila tonnellate di legna da bruciare poteva e doveva essere evitato.

Se si fa passare il concetto che si possa derogare al principio che dovrebbe essere alla base del funzionamento dell’impianto a biomasse di Massa Finalese, ovvero che il materiale debba arrivare da un raggio massimo di 70 km, chi ci assicura che una situazione del genere non possa continuamente ripresentarsi nel prossimo futuro, visto che già nella delibera autorizzatoria si parla di un eventuale altro triennio? Ecco perché presenterò una interpellanza in Regione per chiedere che la Giunta faccia assoluta chiarezza anche su questo aspetto e specifichi perché non è stata presa in considerazione l’opzione di destinare il cippato di legno in un’altra struttura presente in regione, oltre a quella di Russi. Oltre all’impatto ambientale dovuto alle sostanze che si sprigioneranno nell’aria in seguito alla combustione del legno, c’è anche da considerare quello creato dalla mole di camion che porteranno le 150 mila tonnellate di materiale a Massa Finalese.

Tutti aspetti che la Regione adesso deve spiegare perché ha deciso di ignorare completamente, accanendosi su Finale per l’ennesima volta, nella sua decisione finale su dove destinare il legno” conclude Giulia Gibertoni.

 

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