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Mirandola, riapre il nido “Il paese dei balocchi” di via Poma – LE FOTO

da | Ott 26, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, Ricostruzione | 0 commenti

“È un’inaugurazione dal doppio valore aggiunto mi sento di dire quella dell’asilo nido di via Poma – ha affermato il sindaco di Mirandola Alberto Greco – Da un lato il completo recupero e la messa in sicurezza di una struttura di servizio per le famiglie e la comunità; dall’altro l’ulteriore passo verso la normalizzazione post sisma della città. Sorretto dall’impegno e dalla determinazione dell’amministrazione nei confronti dei cittadini e proteso alla crescita del territorio. E con un occhio di riguardo in questo caso alle giovani generazioni.”

Il taglio del nastro de “Il Paese dei Balocchi” – l’asilo nido in via Poma 15 – è avvenuto sabato 26 ottobre alla presenza del sindaco Alberto Greco, dell’assessora alla Qualità Urbana, Ricostruzione e Sviluppo sostenibile del Comune di Mirandola, oltre che vice sindaca, Letizia Budri, dell’assessora alla Cultura e Innovazione, Marina Marchi e dell’assessora Ricostruzione post sisma, Attività produttive, Piano energetico, Economia Verde, della Regione Emilia Romagna, Palma Costi. Oltre anche a, numerose famiglie che hanno preso parte all’inaugurazione con bimbi al seguito.

I lavori di ripristino eseguiti con materiali d’avanguardia – anche per favorire il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente – secondo i canoni prestabiliti per le strutture che ospitano bambini con un’età compresa tra gli 0 e i 3 anni. Rispetto i costi invece, l’importo totale è stato di € 623.001,87; in parte finanziato con fondi dalla Regione Emilia Romagna, per € 514.001,87 e in parte con fondi dell’Amministrazione comunale per un importo di € 109.000,00.

“L’educazione in collettività è una importante occasione di crescita per i bambini, fin dalle prime fasi di vita. La città di Mirandola offre alle famiglie e ai bambini dagli 0 ai 3 anni un percorso educativo e formativo integrato, con caratteri di continuità con le scuole successive. Ogni bambino, nel rispetto delle proprie specificità, ha così la possibilità di acquisire competenze e abilità indispensabili per continuare a imparare per tutta la vita.  Il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia di Mirandola è gestito da UCMAN (Unione Comuni Modenesi Area Nord) per tutte le attività necessarie al funzionamento e alla qualificazione della rete dei servizi, il Comune tuttavia mantiene un importante ruolo di indirizzo e controllo sull’attività svolta”, ha voluto sottolineare Marina Marchi, assessora alla Cultura ed innovazione del Comune di Mirandola che ha poi aggiunto: “In una città che educa, che si prende cura dei suoi bambini attraverso una rete di servizi accoglienti, flessibili, capaci di rinnovarsi e adeguarsi alle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie, i servizi all’infanzia s’impegnano a costruire relazioni e contesti di benessere, capaci di sostenere tutti i soggetti coinvolti. Nostro obiettivo resta quello di realizzare un comune progetto di crescita, tutelando il radicamento di ogni singolo servizio al contesto socio-culturale specifico, affinché sia in grado di leggerne e interpretarne i bisogni. Per questo è importante incentivare la partecipazione, quale punto di forza necessario per offrire ai bambini le più alte opportunità di sviluppo armonico e sereno, fondate su rapporti di continuità e fiducia con i genitori.”

Parole a cui fanno seguito quelle di Letizia Budri, assessora alla Qualità Urbana, Ricostruzione e Sviluppo sostenibile del Comune di Mirandola. “La valenza del Progetto educativo non può poi prescindere dalla messa a disposizione di strutture scolastiche idonee, nella consolidata consapevolezza di come la qualità degli spazi vada di pari passo alla qualità dell’apprendimento. La scelta delle strutture, dei materiali, dei colori e il modo in cui questi vengono messi a disposizione, rappresentano un invito all’esplorazione e un supporto importante alla relazione di chi vive lo spazio educativo, non solo all’interno di ambienti, che si devono presentare sicuri, moderni e accoglienti, ma anche verso l’ambiente naturale esterno. Poter contare su strutture che agevolano il rapporto con l’ambiente esterno contribuisce positivamente ad arricchire il bagaglio di esperienze che la scuola regala, per questo l’attenzione al giardino e agli ambienti di “scambio” vanno valorizzati e curati alla stregua di quelli interni. La qualità è fatta sia di livelli essenziali, comuni e garantiti a tutti, sia di declinazioni specifiche, pensate per ciascun bambino che vive quotidianamente in una comunità educativa. La sfida è mantenere e implementare la qualità dei nostri servizi, in un processo di flessibilità ragionata e sostenibile e di costante miglioramento, in un’epoca di risorse scarse ed equilibri precari in tutte le istituzioni.”

L’INTERVENTO

L’intervento ha avuto come obiettivo la riparazione dei danni riportati dal fabbricato a seguito del sisma del 2012. Le opere hanno interessato tutte le murature portanti esterne mediante il ripristino e la riparazione delle lesioni con intonaco armato sul solo lato esterno, riparazione del copriferro delle travi, realizzazione del giunto strutturale tra asilo nido e scuola dell’infanzia, realizzazione di nuovi maschi murari, chiusura delle finestre più vicine agli spigoli del fabbricato, rinforzo del solaio di copertura.

Contestualmente agli interventi di consolidamento strutturale si è intervenuti anche sulle finiture connesse, procedendo alla sostituzione delle lamiere e delle lattonerie della copertura. Si è provveduto al rifacimento dei pavimenti e dei rivestimenti dei bagni (compresi sanitari, rubinetterie, accessori e con la sostituzione di tutte le porte interne) e col rifacimento di alcuni tratti della pavimentazione sia interna che esterna. Le pareti esterne e gli ambienti interni sono quindi stati tinteggiati con materiali e finiture consone all’attività ospitata e con l’obiettivo finale di migliorare il nido anche sotto il profilo estetico e della fruizione.

Al fine del miglioramento energetico poi si è scelto di intervenire sia sull’involucro esterno che sull’impianto di distribuzione mediante la posa di nuovo isolante in estradosso della copertura; sostituzione di tutte le finestre, portefinestre e tapparelle esistenti con nuovi infissi e sistemi ombreggianti dotati di relative zanzariere; rifacimento dell’impianto di distribuzione esteso anche alla sostituzione dei caloriferi e delle relative protezioni, ricollocati in posizioni più vantaggiose per gli ambienti. In tutti gli ambienti di permanenza dei bambini e del personale docente è stato installato un impianto di condizionamento al fine di garantire il benessere termico e igrometrico nei periodi estivi e invernali.

Oltre all’intervento principale è poi stata realizzata (in acciaio e vetro) una struttura accessoria all’attività del nido: il “Giardino d’inverno”, ubicato in continuità con la struttura esistente e con esso comunicante, utilizzabile dai bambini del nido per attività ricreative oltre che creare un contatto con la natura circostante. È infatti concepito come un prolungamento della scuola, interamente vetrato, che permetterà anche dall’interno di sentirsi all’aperto. A completamento dell’operazione, la sostituzione dei due gazebo esterni, in legno lamellare e pavimentazioni con materiali antitrauma e finiture resina colorata lavabile, adatte allo scopo.

I lavori sono stati finanziati in parte con fondi dalla Regione Emilia Romagna, per un importo di € 514.001,87 e in parte con fondi dell’Amministrazione comunale per un importo di € 109.000,00 per un importo complessivo di € 623.001,87. Ha completato infine l’intervento di miglioramento sismico ed efficientamento energetico, il ripristino e la messa in sicurezza dell’aerea esterna cortiliva a servizio sia del nido che della materna, finanziato con risorse del Ministero dell’Interno.

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