MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, MEDOLLA, CAVEZZO, CAMPOSANTO, FINALE, CONCORDIA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO, BASTIGLIA, BOMPORTO, NONANTOLA, RAVARINO, NOVI, SOLIERA – “Sulla questione dei mutui va ricordato che l’ordinanza 23 del 2019 ha previsto il riconoscimento di un contributo a fronte dei maggiori oneri certificati dagli Istituti di credito. Su questo versante sono pervenute migliaia di domande. Affronteremo le particolari casistiche fino a oggi escluse come abbiamo fatto per tutte le altre procedure, guardando ogni singolo caso”. Così l’assessora regionale alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi, entra nel merito della richiesta di un aiuto per pagare gli interessi dei mutui congelati per il sisma, per cui i privati devono presentare una documentazione entro giovedì ma da cui restano escluse per ora alcune particolari categorie di richieste, come chi lo abbia già estinto senza sostegno e chi abbia surrogato il mutuo.
“Sin dai primi giorni dopo il sisma abbiamo affrontato tutte le conseguenze che questo tragico evento si porta dietro- ha aggiunto l’assessora Costi-, dandoci ovviamente delle priorità, dalla gestione della prima emergenza alla ripartenza delle imprese, dal rientro nelle scuole e nelle case fino al ripristino del patrimonio pubblico. Attività alcune di queste concluse, altre ancora in corso. Siamo arrivati oggi ad affrontare anche un altro aspetto non direttamente legato al sisma, ma ritenuto ugualmente rilevante, ovvero gli effetti della sospensione di mutui e finanziamenti che in alcuni casi hanno comportato maggiori oneri per i beneficiari”.
“E lo abbiamo fatto- precisa l’assessora- con l’ordinanza 23, a seguito della quale sono pervenute migliaia di domande, in corso di istruttoria e liquidazione. Oltre a questo rilevante numero di beneficiari, possono essere presenti alcune situazioni da affrontare relative a particolari casistiche a oggi escluse, ma le affronteremo come abbiamo fatto finora per tutte le altre procedure, guardando i singoli casi. Si ricorda in particolare che parliamo di contratti tra privati con decine di diverse tipologie di finanziamento e non è sempre possibile che l’Amministrazione pubblica riesca a dirimere eventuali controversie”.
Poche ore dopo il comunicato della Regione arriva anche la replica del consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Platis che così scrive in una nota:
E’ necessaria un’ordinanza bis per contemplare tutti i casi e serve anche una proroga del termine del 31.10.
Sebbene la Giunta Bonaccini minimizzi, leggiamo tra le righe un’apertura a riesaminare con una nuova ordinanza tutte le casistiche escluse dall’attuale ordinanza 23/2019.” È questo il commento del capogruppo in Provincia Antonio Platis che venerdì ha sollevato per primo il caso alla nota stampa odierna della Regione.
È quanto mai necessario che la Regione dica chiaramente quando intenderà riaprire le maglie dell’ordinanza per permettere, anche a chi non è stato ‘fedele’ alla banca, di essere trattato alla stregua di tutti gli altri. La casistica dei mutui surrogati, infatti, non è una piccola eccezione ed era prevedibile e nota anche nel momento dell’approvazione dell’ordinanza.
A ciò chiediamo anche un impegno formale della Regione a prorogare il termine di scadenza dell’ordinanza, oggi fissato per il 31 ottobre. L’opportunità di ottenere il rimborso dei fondi è stata annunciata a fine luglio, in pieno periodo estivo, ed in diversi non sono venuti a conoscenza di questa possibilità.
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