Quello che alle aziende (non) dicono
Un’insegna e il passaparola sono l’essenza del marketing di base di qualsiasi attività. E, come sa bene chiunque ha un’attività, sono fondamentali. Da sempre.
Da una decina d’anni a questa parte, però, oltre alla versione “fisica” dell’una e dell’altro, tutti sappiamo che la nostra attività ha bisogno di averli anche digitali.
Perché?
Facile, perché oggi ogni persona di qualunque età, almeno fino a 74 anni, è online, ogni giorno, per almeno 5 ore in media. Il calcolo è presto fatto: stiamo parlando di 35 milioni di persone in totale, in Italia, ogni giorno (dati Audiweb-Nielsen).
Di conseguenza chiunque, almeno sino ai 74 anni, cerca online prodotti, servizi, negozi, imprese, notizie. Insomma, è lì che cerca ciò di cui ha bisogno o, semplicemente, voglia. Lo sappiamo, perché lo facciamo tutti.
Bene. Perché allora, tra quelle completamente assenti dal web e quelle che pensano invece di esserci, ad essere “realmente presente” in qualche modo online, è soltanto il 18/20% delle attività (dati Google)?
Partecipare? Non basta
SEO, indicizzazione, sito, strategie social, ranking, impression, digital marketing: il web è una materia profondamente complessa e in costante evoluzione nonché, allo stato dell’arte, di fatto governato da pochissimi protagonisti, Facebook e Google in primis, con tutte le zone grigie del caso. Ecco perché esserci e saperci restare, sul web, non è facile nemmeno per chi, come noi, è nato online.
Per questo motivo, soprattutto per le imprese di piccole e medie dimensioni che non hanno, al proprio interno, una struttura ad hoc, non è facile districarsi in una giungla popolata da guru e sedicenti tali, da esperti e semplici smanettoni, abili però a vendersi.
Il risultato? Il 40% di queste imprese è offline, mentre il 70% di quelle online sono sostanzialmente inattive. E, di fatto, è come se non esistessero perché, nel grande circo del web, partecipare non è sufficiente. Ciò che valeva per De Coubertin, non vale certo per Google né per Facebook.
Una bussola per orientarsi, pesarsi, capire
Per non sprecare energie e risorse, per aiutare le piccole e medie imprese del nostro territorio, abbiamo creato lo sportello sonOnline, un servizio di informazione e orientamento sulle basi minime per avere una presenza online, a prescindere dall’estensione della stessa, una presenza che però sia configurata e aggiornata secondo le logiche e i criteri del web attuali.
sonOnline è un servizio interamente gratuito e destinato alle realtà del nostro territorio, realizzato in collaborazione e con il patrocinio di sulPanaro.net, la Testata Giornalistica Online della Bassa Modenese.
Accesso libero ogni lunedì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 presso NetSet, la nostra struttura web, in via dei Mestieri 165 a San Felice sul Panaro.