Fingevano di voler acquistare merce on line ma raggiravano i venditori. Così nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha identificato e denunciato tre persone dedite alla commissione di truffe mediante autoricarica a mezzo terminali ATM di Poste Italiane.
L’attività di indagine, condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni E/R di Bologna e coordinata dalla Procura di Venezia, nasce da una serie di segnalazioni di venditori privati raggirati da potenziali acquirenti interessati ai loro annunci on line.
Le vittime venivano contattate per concludere l’acquisto di un bene (un’automobile, un elettrodomestico, ecc.) che loro stesse avevano pubblicizzato sui principali siti e-commerce, quali ebay o subito.it.; contestualmente i finti compratori proponevano, per velocizzare la conclusione della trattativa, nuove formule di pagamento basate su meccanismi di ricarica del bancomat, da effettuarsi esclusivamente presso un ATM di Poste Italiane.
Il venditore veniva così convinto a portarsi presso lo sportello ove, guidato telefonicamente nell’adempimento della “nuova” procedura, inseriva la propria carta di debito e digitava la cifra pattuita nella convinzione di ricevere il denaro: soldi che, in realtà, confluivano su altri conti bancari o su ricaricabili gestite dal truffatore.
In alcune circostanze, per avvalorare la credibilità delle indicazioni, i truffatori fingevano di coinvolgere un operatore di Poste per meglio assicurare sulla genuinità del procedimento.
In altre, inducevano la vittima a ripetere l’operazione più volte, sul presupposto che non si fosse conclusa con successo, comportando così plurimi versamenti.
Gli indagati, due uomini di 51 e 31 anni e una donna di 45, italiani residenti in provincia di Modena, risultano tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio.