CAVEZZO, MEDOLLA, SAN FELICE, SAN PROSPERO, CAMPOSANTO E DINTORNI – Aimag interviene dopo la pubblicazione del pezzo Bidone mignon per i bar, bidone maxi per le famiglie. Il senso di Aimag per la raccolta vetro con una nota per fare alcune precisazioni.
Ecco la nota ricevuta da Aimag:
In merito all’articolo pubblicato sulle dimensioni dei contenitori per il conferimento del vetro, AIMAG tiene a puntualizzare alcune informazioni.
In primo luogo vogliamo precisare che tutto il modello di raccolta domiciliare dei rifiuti viene attentamente studiato per quanto riguarda le dotazioni prendendo a riferimento sia i dati in nostro possesso circa le quantità di rifiuti prodotte nel nostro territorio sia confrontandoci con altri gestori che attuano le medesime raccolte in altri territori.E’ noto che, per tutte le tipologie di rifiuti, le abitudini quotidiane delle famiglie possono essere molto diverse; per gli imballaggi di vetro, secondo i nostri riscontri, si possono trovare famiglie che ne fanno largo uso e invece famiglie con un consumo davvero ridotto. Le 4 assemblee pubbliche finora svolte ci confermano questo dato: qualcuno ci dice che il contenitore (con la sua frequenza di ritiro ogni 28 giorni) è eccessivo per il conferimento del vetro, altri ci dicono non essere abbastanza capiente. La dotazione proposta rappresenta dunque una “media” fra le soluzioni possibili. Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, per quanto riguarda gli imballaggi in vetro, abbiamo scelto soluzioni anche molto flessibili quali ad esempio, se richiesto, un contenitore da 120 litri per due famiglie vicine o addirittura il non fornire il contenitore a fronte dell’impegno di conferire le piccole quantità di vetro direttamente al centro d raccolta; oppure per contro un ulteriore bidone per chi ne ha quantità importanti.
Per quanto riguarda le utenze non domestiche (tutte le attività economiche: dalla banca alla concessionaria auto, dal negozio di abbigliamento alla cartoleria) AIMAG ha individuato una dotazione standard che prevede un contenitore da 30 litri in quanto il 90% delle utenze non produce rifiuti da imballaggio in vetro, sarebbe dunque assolutamente inutile proporre loro la dotazione di un contenitore da 120 litri come a casa. Per le restanti utenze domestiche (bar, ristoranti, ecc) si possono decidere, insieme ai nostri tecnici che stanno visitando tutte le attività, quale dotazione scegliere – in base alle proprie esigenze – come avviene per tutte le altre tipologie di rifiuti. Se un’impresa ha grandi quantità d carta e cartone, solitamente chiede una dotazione con una volumetria specifica a quelle esigenze e non il bidoncino da 30 litri. Il negozio di un fiorista avrà sicuramente un contenitore per la gestione del rifiuto organico in proporzione al rifiuto che gestisce e non certo il contenitore “domestico” da 25 litri.
Tutti i titolari dei bar, pub, ristoranti possono dunque stare tranquilli che le dotazioni e la frequenza di ritiro saranno adeguate alle esigenze, con tariffe eque ed in linea con i costi che già attualmente sostengono.
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