MIRANDOLA – Nei giorni scorsi la CNA di Mirandola ha incontrato la Giunta della città dei Pico per analizzare insieme un documento presentato dall’Associazione rispetto ad alcuni punti ritenuti decisivi per lo sviluppo del territorio.
Su tutti, la ricostruzione e la rivitalizzazione dei centri storici, che CNA ritiene strategica per la comunità. Questa considerazione spiega il sostegno dato al bando regionale per i centri storici, appunto, e la richiesta al Comune di individuare delle modalità in grado di contribuire al calmieramento degli affitti e di studiare eventi e attività per favorire la fruizione del centro. Ad esempio, riportando in centro la Biblioteca. “Un bando positivo, che speriamo sia accompagnato da altri”, ha detto in proposito l’assessore Letizia Budri, evidenziando le iniziative già organizzate per il rilancio del centro e ritenendo possibile il rientro della biblioteca appunto in centro.
CNA si è poi soffermata su Cispadana e Unione dei Comuni, chiedendo alla giunta di chiarire la propria posizione sia rispetto all’attesa infrastruttura viaria e che a quella organizzativa, nella convinzione – secondo l’Associazione – che entrambe siano di utilità alla comunità. Chiarimento che è arrivato, per quanto riguarda l’Unione, direttamente dalla voce del sindaco Alberto Greco, che ha tenuto a ribadire l’effettiva utilità, malgrado i numerosi problemi di gestione dell’Unione dei Comuni, auspicando l’aumento del conferimento a quest’ultima dei servizi da parte delle varie amministrazioni dell’Area Nord. Rispetto alla Cispadana, invece, è emerso come la situazione non appaia ancora oggi ben chiara e che il percorso verso la sua realizzazione sia ancora piuttosto accidentato.
Ampia sintonia per ciò che riguarda gli appalti, rispetto ai quali CNA ha chiesto di ricorrere alla massima utilizzazione possibile della suddivisione degli appalti per coinvolgere le imprese del territorio.
CNA ha chiesto anche il punto su Aimag, ovvero le opzioni preferite dall’amministrazione in merito ad una fusione con Hera o all’integrazione con Tea, la multiutility operante a Mantova. Ponendo, come condizione, l’esigenza che Aimag rimanga competitiva mantenendo la sua vocazione territoriale. Una riflessione condivisa dalla giunta, che non ha nascosto le proprie preferenze per una convergenza con Tea, i cui punti di forza sono complementari e non concorrenziali rispetto ad Aimag, la cui compagine societaria dovrebbe continuare a basarsi sull’attuale passo di sindacato.
Secondo l’Associazione, un elemento utile allo sviluppo territoriale potrebbe essere il turismo esperienziale, sempre più all’attenzione dei viaggiatori e che nel territorio troverebbe molte opportunità, legate ad esempio all’ambiente e all’enogastronomia. La proposta è quella della creazione di itinerari portino alla scoperta delle tradizioni e della cultura del nostro territorio, incrementando così l’offerta turistica che si sta sviluppando sui percorsi ciclo turistici e di trekking, sfruttando le opportunità fornite dalla Euro Velo7, la “statale europea delle biciclette”, e dalle valli mirandolesi. Un’idea rispetto alla quale l’assessore Fabrizio Gandolfi ha manifestato il proprio apprezzamento, ipotizzando anche la nascita di una pro loco e di un ufficio turistico in grado di integrare l’offerta turistica locale.
Infine, la sicurezza, rispetto alla quale CNA ha già denunciato l’aggravarsi della situazione, con episodi criminosi che sempre più frequentemente coinvolgono anche le attività economiche. “Da questo punto di vista – ha risposto Giuseppe Forte – l’attività di controllo svolta dal Comune è concreta e verrà potenziata nei prossimi mesi grazie all’installazione di telecamere nei varchi di ingresso delle diverse località. Peraltro, merita di essere sottolineata anche la sinergia tra la prefettura ed i vari comuni, non solo quello di Mirandola, dell’Area Nord”.