CAVEZZO – Gli studenti di Cavezzo a lezione di orto e giardino. Un progetto che coniuga ambiente e inclusione, oltre al divertimento di stare all’aria aperta e allo sviluppo di nuove competenze, manuali ma non solo. Ha ricevuto in questi giorni il parere positivo da parte della scuola e del Comune di Cavezzo, partner dell’iniziativa, l’idea del professor Stefano Golinelli, insegnante di Religione da quest’anno in servizio alla Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Masi”, di trasformare un’area verde di circa 30 metri quadrati nel cortile della scuola in un orto-giardino, curato dagli stessi alunni, ovviamente sotto la supervisione dei professori.
Un recente sopralluogo con un tecnico agrario e un agronomo ha evidenziato come l’area presenti già una varietà di piante meritevoli di valorizzazione, come elicriso, timo, menta, salvia e finocchio selvatico. Il Comune di Cavezzo, oltre a fornire attrezzi e materiali, provvederà con il suo personale a estirpare le infestanti attualmente presenti e a ridurre in modo razionale le aiuole, dando coerenza allo spazio. Saranno sempre gli operai del Comune a occuparsi di tutte le operazioni che per motivi di sicurezza non potranno essere eseguite dagli alunni, che invece daranno forma e vita a un orto-giardino, contesto ideale per favorire anche la biodiversità.
“Ho già condotto esperienze simili – spiega Golinelli – in altre scuole. Qui a Cavezzo sarà possibile replicarla grazie a un bellissimo lavoro di squadra con gli altri docenti, la dirigenza scolastica e il Comune. Il lavoro in piccoli gruppi, o in rapporto uno a uno tra docente e alunno, consente numerosi vantaggi, specie per quei ragazzi con diverse tipologie di problematiche scolastiche”.
“Un progetto inclusivo – commenta Mario Tinti, assessore alla Pubblica Istruzione – che unisce la scoperta di competenze pratiche legate al nostro territorio e alla sua natura, a buone pratiche sociali e di cittadinanza come la cura di un bene comune, valorizzando allo stesso tempo l’individualità dei partecipanti, a tutto vantaggio della loro vita scolastica”.