MIRANDOLA E FINALE EMILIA – Nasce la sartoria sociale ManiGolde a Finale Emilia: inclusiva, ecologica e che produce fa gran bei vestiti. E’ una sartoria sociale espressione di una economia circolare, inclusiva e di integrazione: il progetto ‘ManiGOLDe’ dell’associazione Manitese di Finale Emilia ha fin da subito catturato l’attenzione di chi a questi temi ci tiene, come l’azienda mirandolese Mantovanibenne che sponsorizza il gruppo di lavoro.
L’idea di utilizzare i materiali usati e di scarto per produrre capi di abbigliamento “nuovi” con lo scopo di promuovere azioni di inclusione socio-lavorativa per persone con disabilità e fragilità non ha lasciato indifferente l’azienda mirandolese. Spiegano dalla sartoria sociale ManiGolde: “Qualche tempo fa, Mani Tese Finale Emilia, in un post su Facebook lanciava l’idea di creare una sartoria a Manitese. Le risposte a questa idea lanciata sul social siamo noi. Tutto è partito così, e il 10 Settembre, abbiamo fatto il primo incontro per confrontarci. Da questo incontro non ci siamo lasciati più. È nato un progetto incredibile, che prende spunto da altre realtà esistenti, una sartoria sociale che avrà un proprio brand e realizzerà capi esclusivamente da materie prime riciclate. Una prima collezione, maniGOLDe, verrà realizzata con tessuti abbandonati e una seconda linea nascerà dalla trasformazione di abiti vintage e si chiamerà riMani.”
Questa mattina il progetto della sartoria sociale ManiGolde è stato presentato alla stampa presso la sede di Manitese a Finale Emilia, alla presenza di Roberta Mantovani, presidente e amministratore delegato di Mantovanibenne, di Palma Costi, assessore alle Attività produttive della Regione, di Simone Gradellini, direttore dell’area Capitale umano di Confindustria Emilia, e delle volontarie di Manitese.