Il mese di ottobre appena concluso è risultato il terzo più caldo da quando l’Osservatorio Geofisico del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore osserva e registra quotidianamente i dati meteorologici. La temperatura media di ottobre 2019 registrata, presso la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico di Modena in Piazza Roma, è stata di 17.6°C. Questo valore è di bene +2.6°C superiore alla media di riferimento del trentennio 1981-2010. Solo nel 2014 con 17.8°C e nel 2001 con 17.9°C ottobre è risultato più mite di quello di quest’anno.
“Da uno sguardo più approfondito della serie delle temperature medie di ottobre, – affermano all’unisono Luca Lombroso, Sofia Constanzini, Francesca Despini dell’Osservatorio Geofisico di Unimore – notiamo che questi primi due decenni del XXI secolo risultano più caldi di 1.9°C rispetto al secolo XIX. Inoltre, prima del 2000 mai la temperatura media mensile aveva superato i 16.7°C del 1988”.
Ottobre climaticamente dovrebbe essere il mese più piovoso per il nostro territorio, con un valore di precipitazione medio mensile (1981-2010) pari a 89.9 mm. Malgrado i 10 giorni con precipitazioni misurabili, ottobre 2019 registra a Modena nella stazione dell’Osservatorio Geofisico nel torrione dell’ala est del Palazzo Ducale un valore di 49.9 mm, riportando un deficit pluviometrico del 44%.
Presso le altre stazioni di rilevazione più recenti, si è invece registrata una temperatura media di 16.6°C a Modena Campus DIEF e di 16.2°C a Reggio Emilia al Campus universitario San Lazzaro. Le piogge ammontano a 67.2 mm a Modena Campus DIEF e sono risultate più abbondanti, 102.0 mm, a Reggio Emilia.
Il giorno più freddo è stato il 4 ottobre, con una temperatura minima di 6.3°C a Reggio Emilia e 6.6°C a Modena Campus DIEF. Presso la stazione dell’Osservatorio Geofisico in Piazza Roma a Modena la temperatura minima è stata registrata il 31 ottobre con un valore di 9.9°C.
I valori massimi di temperatura sono stati riscontrati il giorno 1 ottobre a Reggio Emilia (26.8°C) e a Modena Campus DIEF (26.7°C), mentre in Osservatorio Geofisico di Piazza Roma il valore massimo è stato misurato il 21 ottobre con un valore di 25.6°C.
Il giorno più piovoso è stato il 7 ottobre, dove sono stati registrati 12.2 mm in Osservatorio Geofisico a Modena, 18.3 mm al Modena Campus DIEF e 32.0 mm a Reggio Emilia.
“Per curiosità – afferma il meteorologo Luca Lombroso di Unimore – concludiamo con i dati della Stazione Karen in Costa Rica. In quella zona è stagione delle piogge e, a fronte di una temperatura media di 25°C, le precipitazioni, come tipico dei tropici, sono state molto abbondanti. In particolare, sono stati misurati 380.0 mm nel mese di ottobre, con un valore massimo di 80.8 mm nel giorno più piovoso, il giorno 13 ottobre”.
Previsioni. La settimana secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico di Unimore sarà caratterizzata dal transito di perturbazioni veloci, ma piuttosto intense specie sui settori appenninici. In particolare, una perturbazione porterà maltempo mercoledì 6 novembre con piogge abbondanti in montagna, più irregolari nei comparti di pianura. Dopo una pausa di variabilità fra mercoledì pomeriggio 6 e giovedì 7 novembre, un’altra perturbazione, a cui si assocerà la probabile formazione di una depressione sul mar Tirreno, porterà altre piogge nel fine settimana. In questo frangente, le temperature caleranno in modo anche piuttosto marcato. “Va però sottolineato – commenta Luca Lombroso di Unimore – che le temperature sono ancora sopra la media anche di 3-4°C nei giorni soleggiati di pausa. Si avvertirà, dunque, una diminuzione e, è possibile, nel fine settimana, una prima imbiancata dell’Appennino oltre i 1300-1600 m, ma non tale da far paventare l’arrivo dell’inverno.