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Per il comitato Salviamo l’ospedale della Bassa sette anni di lotte

da | Dic 26, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA  – Per il comitato Salviamo l’ospedale della Bassa sette anni di lotte.  In occasione di questo compleanno, che cade proprio inquesti giorni di festa, pubblichiamo la loro storia e i loro auguri

Il nostro ospedale, dopo la chiusura di Concordia, San Felice e Finale, è di fatto l’Ospedale Unico della Bassa Modenese.  In decenni di apprezzato lavoro e grazie a diverse eccellenze, ha fornito ottima assistenza alla popolazione, attirando anche utenti dal basso Mantovano e Ferrarese.

Nel 94 l’Azienda USL 15, insieme alle altre 5, è stata unificata nella unica grande AUSL provinciale: da quel momento i finanziamenti sono stati dirottati al centro, in particolare alla costruzione del nuovo ospedale di Baggiovara, a scapito delle strutture periferiche della provincia.

Nel 2011 i sindaci dell’UCMAN, firmando il PAL, hanno aggravato questi tagli: l’ospedale Santa Maria Bianca (Ospedale di area!) è stato declassato ad “Ospedale di prossimità”, con grave riduzione dell’offerta di servizi, posti letto e reparti.

Nel 2012 il terremoto: l’ospedale viene svuotato.  Al rientro nuovi tagli ed  eliminazione dei reparti specialistici: Cardiologia e Pneumologia unificati alla Medicina, unificati anche Chirurgia ed Ortopedia. Vengono quindi imposte dall’alto due “Aree Omogenee” una medica ed una chirurgica, senza aver preparato e formato preventivamente il personale che ci doveva lavorare.
La situazione dell’ospedale, già resa critica dal sisma, è ulteriormente degenerata. Caos organizzativo, malessere diffuso negli operatori, migrazione degli utenti verso altri ospedali, con danni economici e d’immagine. Alcuni operatori se ne sono andati, molti i pensionamenti non rimpiazzati, molti primariati affidati a scavalco con Carpi.

Il nostro comitato è nato per questo, sette anni fa, per informare e sensibilizzare la gente al problema e tentare di porre un freno a questo impoverimento dell’ospedale e il nostro motto è stato: SALVIAMO L’OSPEDALE DELLA BASSA!

Abbiamo fatto il giro dei nove sindaci: molti erano ben poco informati sui problemi della sanità.
A loro abbiamo chiesto di opporsi ai tagli, di protestare per la nascita delle aree omogenee.
Abbiamo chiesto anche di intervenire per la viabilità, così critica nel nostro territorio.
Abbiamo proposto di lavorare per costituire un Comune Unico dell’area nord: il comune più grande dopo Modena, con maggiore “peso politico” nella distribuzione delle risorse provinciali e regionali.
Abbiamo contattato politici regionali, autorità, altre associazioni di volontariato del territorio.
Abbiamo parlato con i Carpigiani, ancora poco consapevoli di avere un ospedale ormai già troppo vecchio e fatiscente.  Pertanto abbiamo proposto loro di unire le nostre forze, puntando alla costruzione un nuovo Ospedale unico baricentrico,  una struttura importante per tutta l’Area Nord della Provincia.

Alla nostra protesta si è aggiunta quella di altre Associazioni ed alcune forze politiche, e nel dicembre 2015 si è tenuto il primo referendum consultivo in Italia contro i tagli alle spese sanitarie, ovvero è stato chiesto ai cittadini mirandolesi un parere su “un percorso partecipativo per valutare la possibilità di rendere nuovamente operativo l’ospedale di Mirandola, come già avveniva prima del sisma 2012”.
Pur con un risultato del 99,05% di favorevoli, l’affluenza si è fermata al 44% e non si è raggiunto il quorum necessario, a causa di alcune forze politiche che hanno spinto gli elettori a non votare!

Questa in breve è la storia passata, quella recente ormai la conoscono tutti: fermamente contrarie all’Ospedale unico le forze politiche della precedente maggioranza, locali e regionali (le stesse che ci avevano illuso per sette anni con la proposta di uno studio di fattibilità, per un ospedale baricentrico Carpi Mirandola). Ricordiamo che i Carpigiani chiedono ora di costruire un ospedale nuovo tutto per loro.

Resta a Mirandola un ospedale quasi dimezzato nei posti letto, con meno servizi, meno personale, primari a scavalco con Carpi, un malessere diffuso fra gli operatori, a dover fare i conti con la carenza ormai diffusa di medici, che ovviamente scelgono di andare a lavorare in altre strutture, più grandi e prestigiose.

Ma noi abbiamo continuato a far sentire la nostra voce, in varie sedi, sempre in minoranza, ma con la presunzione di godere dell’appoggio di larga parte della popolazione della bassa.

Cosa ci riserverà il futuro?
La giunta regionale ha recentemente disposto corposi interventi per la sanità, in particolare 4 milioni per “potenziamento e riqualificazione dell’ospedale di Mirandola” ed 1 milione di cofinanziamento per l’Hospice dell’area nord.  Parrebbe anche in dirittura d’arrivo la Cispadana.. (?)

Certamente sono buone notizie!
Finalmente qualcosa si muove?!
Sarà anche merito delle nostre proteste?!
O.. sarà che presto ci saranno le elezioni?

Un  FELICE NATALE a tutti !

Valter Merighi  –  Sergio Penitenti  –  Ubaldo Chiarotti

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