MIRANDOLA – Crocifissi e presepi in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, di Mirandola. Li manda il Comune che da giugno è a trazione leghista, una iniziativa nata per “dare l’impronta della nostra storicità e vicinanza alla chiesa“, spiega il consigliere comunale Marcello Furlani che con il collega della Lega Marco Donnarumma si è occupato della questione.
La distribuzione dei presepi in tutte le scuole è appena iniziata ed entro sabato le rappresentazioni religiose – tutte diverse tra loro, in gesso e realizzate da una ditta mirandolese – arriveranno in tutte e 14 le scuole del territorio: l’asilo nido via Poma e il nido La civetta; la scuola infanzia di San Giacomo Roncole, quella di San Martino Spino, quella di via Poma, quella di via Gramsci e quella di via Toti; le scuole primarie di via Giolitti e quella di Mortizzuolo, la primaria Pascoli e quella di San Martino Spino; la scuola secondaria di Montanari e le due scuole superiori.
Dopo i presepi, nelle scuole di Mirandola arriveranno i crocifissi. Su questo tema si fanno le cose in grande. Di crocifissi sono previsti più di 100, almeno uno per classe, sia nella scuola degli adolescenti sia in quelle dove ci sono bimbetti poco più che neonati.
Sia per i crocifissi che per i presepi è stato avviato una sorta di crowdfunding tra i contributi personali dei consiglieri comunali, le aziende e i cittadini di modo che il Comune spendesse il meno possibile. Per avere un ordine di idee della spesa complessiva, i 14 presepi costano attorno ai 400 euro.
L’INTERVISTA
Qual è l’obiettivo di regalare crocifissi e presepi alle scuole, consigliere Furlani?
“Vogliamo dare l’impronta della nostra storicità e vicinanza alla chiesa: presepe e crocifisso sono inoltre nostri simboli, che ci definiscono come italiani”
Certo che c’è una bella differenza tra regalare alle scuole libri e lavagne interattive oppure crocifissi e presepi. Come mai questa scelta con questa forte valenza politica?
“Valenza politica? Si, deve essere visto anche in questo senso: quello che cerchiamo di fare è rimarcare le nostra identità, a livello territoriale e religioso e a livello di usi e consuetudini come fatto il primo dicembre scorso portando la Pcaria in piazza – spiega il leghista – Alle tradizioni ci teniamo, siamo i nuovi amministratori e lo saremo per i prossimi 5 anni, e vogliamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per ritrovare la nostra identità e la nostra Mirandola”.
IL POST DELLA PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE DI MIRANDOLA CHE ANNUNCIAVA L’INIZIATIVA
LE REAZIONI
Presepi donati dal Comune, il consigliere leghista Donnarumma attacca Siena: “Toccato il fondo”