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Finale, battibecco in Consiglio comunale sull’elezione del successore di Boetti

da | Dic 26, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA  – Sono volate falistre tra maggioranza e opposizione durante il consiglio comunale di lunedì 23 dicembre, che ha visto la nomina del successore di Maurizio Boetti alla presidenza del consiglio comunale.
L’unico nome indicato dalla maggioranza è stato quello di Paolo Saletti, 22enne componente della lista del sindaco, cosa che ha innescato immediatamente la reazione dell’opposizione che, facendo leva sulle promesse di discontinuità della maggioranza, ha proposto che il nome della persona che di fatto dovrà assicurare pari dignità a tutte le voci in consiglio venisse da una lista diversa.

Sebbene questa richiesta, come già sappiamo, non abbia avuto riscontro in quella che poi è stata l’effettiva elezione di Saletti, ha certamente scatenato le ire della maggioranza e, sopratutto, del sindaco Sandro Palazzi, che ha preso parola non solo per sostenere il proprio consigliere, ma anche ma anche per riprendere la consigliera di minoranza Elena Terzi a suo dire colpevole, oltre ad aver espresso perplessità riguardo la nomina, di aver avuto un atteggiamento “maleducato” all’interno di un non meglio precisato scambio di mail con l’assessore Borgatti. Cosa fosse successo in precedenza, lo spiega la stessa Terzi più avanti nel nostro articolo.

Tornando alla cronaca del movimentato Consiglio comunale, al rimbrotto del sindaco è seguita una notevole bagarre, con la minoranza che ha protestato bollando il discorso del sindaco come assolutamente non pertinente alla questione discussa e, in seguito, ha indicato il nome del consigliere 5 Stelle Veronesi come suo candidato alla presidenza (un gesto, dati i numeri in consiglio, puramente simbolico, Ndr).

E’ dunque evidente  che l’elezione di Saletti, a cui comunque tutte le fazioni in consiglio hanno espresso stima, nasconde più livelli di lettura possibili in merito alle dinamiche che vedono contrapposte maggioranza e opposizione, anche a causa del fatto che sarà quella che si troverà ad affrontare le prossime elezioni comunali, che a Finale si terranno fra un anno e mezzo.
Un’altra nota di rilievo in merito all’argomento nomine sta nell’elezione nel Consiglio dell’Unuone Comuni Area Nord (Ucman)  del consigliere di Forza Italia Giorgio Cavazzoli, carpigiano prestato all’estremo confine est dell’unione, che quindi si troverà a giocare “contro” gli interessi del suo comune di residenza nella scottante diatriba dell’ospedale. Questa dicotomia non è stata però lasciata passare in sordina dal consigliere, che si è premurato di sottolineare subito che in questa faccenda egli si sente dalla parte dei cittadini della Bassa che, al pari dei carpigiano, devono avere il diritto di curarsi vicino a casa loro.

E il caso Terzi? Spiega la consigliera comunale che “Il diverbio è nato dal fatto che Borgatti mi ha mandato una mail rispondendo a un’interrogazione che avevo fatto ottobre rispetto al fatto che le vecchie scuole medie non sono più agibili, quando lui aveva promesso al liceo Morandi che avrebbero messo a disposizione delle aule in quella sede e mi ha mandato una mail dicendo, in sintesi : “Non so ancora niente dei test antisismici. Appena potrò dirò qualcosa…”
E allora io gli ho risposto che a una interrogazione protocollata si doveva rispondere con carta intestata e firma dell’assessore non con una mail e che ero anche stanca di sentire dire… “ci stiamo pensando stiamo vedendo non abbiamo ancora i dati, ci stiamo impegnando”, cioè Aria Fritta. Il sindaco ha risposto a Borgatti dandomi ragione sulla forma, ma sottolienando al mia presunta arroganza nei modi.
Niente di che – conclude la Terzi – ma alle interrogazioni rispondono sempre solo dopo che qualcuno fa la diffida e dopo la diffida rispondono con Aria Fritta cioè dicendo “Nnon abbiamo ancora i dati e ci stiamo impegnando. Non appena avremo dei dati li daremo”. Tradotto, fanno ostruzionismo puro”

 

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