Partono all’insegna della sobrietà gli acquisti per le prossime feste. Nonostante la metà degli esercenti intervistati riferisca di un andamento stabile delle vendite, emerge la tendenza a scegliere regali meno costosi. Nel caso dell’abbigliamento ad esempio si rinuncia ai capi spalla e si prediligono sciarpe e guanti. Tendenza simile, volta al contenimento della spesa, si ritrova in profumeria dove l’attenzione si rivolge verso prodotti di fascia medio bassa. Comportamento che si ripete quando si entra in gioielleria: alle pietre più costose si preferiscono oggetti di bigiotteria, agli orologi di marchi esclusivi, proposte legate alle tendenze della moda con prezzi più accessibili.
Unica eccezione si riscontra esplorando l’arcipelago cibo. Che si tratti di piccoli negozi alimentari o di ristoranti, prevale il desiderio di trattarsi bene a tavola scegliendo tra le eccellenze gastronomiche nostrane: tortellini, zampone e aceto balsamico tradizionale di Modena in primis. Per le feste canoniche, 25, 26 e 31 dicembre in molti casi nei locali si registra già da qualche giorno il sold out. Discorso a parte per l’elettronica fortemente condizionata dal recente black friday. I commercianti segnalano che dopo un buon riscontro avuto a seguito del venerdì nero si è avuta una leggera frenata nelle vendite. Infine, soluzioni cui molti fanno ricorso per coniugare qualità e spesa contenuta restano i libri e, quando i destinatari sono i più piccoli, i giocattoli.
È quanto emerge da una prima rilevazione di Confesercenti Modena che ha intervistato ieri, subito dopo il fine settimana che apre la corsa ai regali, cinquanta piccole imprese del commercio. Coinvolti i settori che di norma sono maggiormente interessati dalle vendite natalizie: abbigliamento, profumeria, elettronica, libri, alimentari, giocattoli e, naturalmente ristorazione.
“Sicuramente è prematuro trarre delle conclusioni. Di certo però anche sulle vendite legate alle feste natalizie si riflette il contesto di un Paese ricco di incertezze economiche ancor prima che politiche. L’auspicio è che in questi giorni i clienti ritrovino maggiore fiducia e che scelgano il piccolo e medio negozio dove alla qualità dei prodotti si aggiungono servizio e flessibilità, peculiarità che nelle grandi strutture o sul web, più difficilmente si possono trovare” sottolinea Marco Poggi, responsabile provinciale politiche associative di Confesercenti Modena.