MIRANDOLA – Si intitola “Una meraviglia di gusto chiamata zampone” il servizio che il Tg5 ha dedicato, venerdì sera, alla preparazione tipica emiliana a base di maiale. E così è stato ricordato dov’è che lo zampone ha visto per la prima volte la luce, ovvero a Mirandola.
A parlarne è stato Paolo Ferrari, presidente del consorzio Zampone e Cotechino Modena che ha raccontato come nel 1511 le truppe di papa Giulio II tengono sotto assedio Mirandola. “La città sta per capitolare – rievoca – e non si poteva lasciare in mano nemiche il nostro bene primario, ii maiale. Si decide di uccidere tutti i maiali. Ma dopo, come conservare la carne? Il cuoco dei Pico della Mirandola, Papazzone, si inventò di conservare la carne dentro la pelle del piede anteriore del maiale. Da allora è nata la tradizione dello zampine di Modena, che si porta avanti nei secoli”.
Nel servizio c’è anche Massimo Bottura, lo chef stellato che racconta come cucina lui lo zampone e come questo sia un piatto da considerarsi… dietetico.
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