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Sequestro discarica di Finale Emilia, parla l’ex sindaco Fernando Ferioli: “Ho solo amato il mio paese, mai lavorato contro”

da | Dic 12, 2019 | Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – “Ho solo amato il mio paese, mai lavorato contro”. E’ uno sfogo amaro quello che l’ex sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, affida ai social dopo la notizia della nuova sua iscrizione al registro degli indagati nell’inchiesta della Procura sulla discarica di Finale Emilia, che è stata messa sotto sequestro.

Scrive Ferioli:

Sono indagato per un documento che risale a 8 anni fa (20/23 settembre 2011, allego foto), 3 mesi dopo il mio arrivo. Un documento tecnico redatto da tecnici che definiva unicamente aspetti economici relativi a decisioni già maturate e prese da altri in altre sedi (nel documento sono presenti tutti i passaggi che partono dal 2007 ed anche prima). Mia premura e della giunta di allora, con questo documento deliberato, era solo far in modo che il Comune (non io) potesse incassare tutte le spettanze sui conferimenti già decisi (strappammo molto più degli euro previsti perché Feronia prevedeva, da tempo, maggiore compattazione dei rifiuti sulla stessa cubatura prevista fin dal 2002) e si partisse finalmente con la sistemazione della discarica esaurita di proprietà del Comune (per un costo di 1,5 milioni di euro a carico sempre del Comune) cioè la vecchia e prima discarica comunale (detta ora Feronia 0) esaurita nel 1999/2000 e che per 11 anni nessuno aveva mai toccato se non per gestire il percolato (smaltimento di acqua filtrata dalla massa) pagato dal Comune e che era, come da prescrizioni, da porre in sicurezza. Questo Accordo fu oggetto di esposto alla Corte dei Conti da parte dell’allora minoranza, esposto su cui la Corte dei Conti si pronunciò respingendo le accuse e definendo l’accordo regolare.
Non vi sono altri documenti ufficiali sulla vicenda che rientrano di competenza della mia amministrazione perché un qualsiasi Comune non può deliberare nulla sul via ad una discarica, l’iter autorizzativo lungo e complesso non è di competenza comunale, come si è visto in questi ultimi anni sul nuovo grande ampliamento proposto da Feronia. La mia amministrazione ha dato infine parere negativo al primissimo progetto di Feronia 2 nel 2014 (allego articolo) e si era deciso di dire no al nuovo maxi progetto Feronia 2 nel gennaio 2016.


Queste indagini vertono quindi sulla vicenda Feronia 1 (ampliamento partito a gennaio 2002) e gestione Feronia 0 (discarica anni ’80 del Comune), nulla sulla questione Feronia 2. Quindi discariche mai da me avvallate ne sostenute ma subite e prese in carico nel giugno 2011. Chi dice il contrario dice il falso.
Scusatemi ma avevo il bisogno di urlarlo a tutti, persino quei media e odiatori che mi dipingono come uno speculatore sulla pelle e salute dei cittadini, quando tutto il mio lavoro è stato gestire al meglio una situazione pregressa e complessa. Come per il cemento (non) “depotenziato” delle Frassoni, mai avrei messo in pericolo la mia gente, i miei figli. Sottolineo che siamo solo alle indagini preliminari, che personalmente non entro in nessuna indagine ambientale, che gestire gli atti di una discarica esistente non significa essere delinquenti ed vorrei poter essere ascoltato da chi svolge le sacrosante indagini. Perché d’indagini si parla e sono tuttora in corso. E non condanne, anche se molti le hanno già scritte, sia ieri che oggi.


Per l’ennesima volta dovrò dimostrare che ho solo amato il mio Paese e mai ho lavorato contro, anche se desidererei non dovermi più difendere da queste accuse ma per me, la mia famiglia e i miei figli, lotterò per chiarire tutto e mettermi a disposizione al 1000 percento con chiunque stia cercando di capire chi sono e per cosa ho lavorato.

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