MODENA – L’attività di recupero sul suolo pubblico delle carcasse degli animali selvatici sarà effettuata per conto della Provincia dal Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena sulla base di una convenzione che prevede un contributo all’associazione di 20 mila euro.
Il provvedimento, che ha validità per tutto il 2020, scaturisce dal passaggio di questa competenza dalla Regione alle Province a partire dal 1 gennaio. Visitando il Centro di via Nonantolana 1217, martedì 14 gennaio, la comandante della Polizia provinciale Patrizia Gambarini ha sottolineato che il recupero delle carcasse rappresenta «un servizio importante che l’associazione modenese, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale, è in grado di garantire in modo efficace». La convenzione riguarda, si legge nel documento, «l’attività di recupero su strade e aree pubbliche, il trasporto e l’avvio allo smaltimento delle carcasse di animali selvatici con una taglia minima non inferiore a una lepre e fatta salva l’applicazione della normativa in materia sanitaria».
Le segnalazioni dovranno arrivare esclusivamente da forze dell’ordine, gestore della strada o altra istituzione o ente pubblico.
Come rileva Piero Milani, responsabile del Centro, «nel 2019 abbiamo effettuato circa 150 recuperi di animali selvatici, soprattutto tassi, istrici e caprioli in gran parte investiti da veicoli in transito, un fenomeno che riguarda sia la montagna che la pianura e che si acuisce in inverno, quando gli animali tendono a stazionare pericolosamente sulla carreggiata stradale per cibarsi del sale sparso contro il ghiaccio».
Le caratteristiche di ogni intervento saranno riportate su un apposito registro con documentazione fotografica quando si tratta di particolari specie, in base a specifiche linee guida indicate dalla Provincia che effettuerà entro le 24 ore successive al recupero, tutti gli eventuali accertamenti tecnici sulle carcasse.
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