Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Tutta la notte a battere con la scopa contro il soffitto, vicino di casa da incubo a Carpi

da | Gen 21, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Soliera, In primo piano, Carpi, In primo piano | 0 commenti

Tutta la notte a battere con la scopa contro il soffitto, vicino di casa da incubo a Carpi. Era solo una delle “torture” che il vicino molesto, un 50enne carpigiano, riservava alla sua vittima, ai vicini del piano di sopra, una famiglia dove c’è una giovane donna incinta e un bambino piccolo.

Martedì mattina i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno arrestato un cinquantaduenne di Carpi, che ora si trova in carcere con le accuse di atti persecutori aggravati e lesioni personali, anch’esse aggravate.

L’arrestato, già ai domiciliari per i medesimi fatti, aveva continuato ad assumere atteggiamenti molesti nei confronti in particolare di una condomina con cui, oramai da mesi, era entrato in conflitto; anziché privilegiare l’utilizzo del buon senso, l’uomo aveva iniziato a perseguitarla nelle maniere più disparate, al fine di convincerla a cambiare domicilio.

Ad esempio, le suonava continuamente il campanello pretendendo di impartirle ordini sugli orari nei quali avrebbe potuto svolgere le faccende domestiche, oppure ogniqualvolta la incontrava per le scale la offendeva con frasi ingiuriose, oppure la molestava indicando le proprie parti intime e, almeno in una occasione, l’ha colpita facendola cosi urtare contro la parete delle scale condominiali.

Spesso, invece, utilizzando un bastone e, almeno in una occasione, ininterrottamente per tutta la notte fino al mattino seguente, colpiva il soffitto della propria abitazione confinante con quella della vittima posto al piano superiore.

In una occasione, ancora, dopo aver strappato un monopattino dalle mani del figlio di sei anni della vittima, lo ha lanciato contro una parete per poi aggredire la madre, afferrandola per la gola, urlando “qui comando io”, colpendola anche con calci alle gambe così procurandogli delle lesioni. Non è neanche mancato il danneggiamento della carrozzeria dell’autovettura della parte offesa, con una chiave di ferro.
L’uomo dovrà rispondere dei reati anzidetti ulteriormente aggravati poiché commessi in danno di vittima in stato di gravidanza ed alla presenza di un minore.

 

 

 

Condividi su: