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Mirandolexit, Guicciardi (Pd): “San Felice da che parte sta?”

da | Feb 29, 2020 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

“Lavoriamo insieme per innovarla e migliorarla, non per distruggerla”: il segretario del Circolo Pd di San Felice Nicolò Guicciardi stigmatizza l’ipotesi di uscita di Mirandola dall’Unione dei Comuni dell’Area Nord, chiede che venga chiarita la posizione di San Felice e ribadisce il valore del lavorare uniti per avere un peso nelle decisioni importanti per tutta la Bassa modenese. Ecco la sua dichiarazione:

 

“Nella recente discussione sollevata dall’onorevole Golinelli relativa all’uscita di Mirandola dall’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, non è chiaro ancora quale sia la posizione di San Felice su un tema di interesse per i nostri cittadini. I recenti “no comment” del sindaco Goldoni alla stampa non aiutano a fare chiarezza nel dibattito. Se davvero, come sostenuto da qualche esponente di maggioranza in Unione, la civica sanfeliciana non risponde a diktat dall’alto, allora non ci dovrebbero essere timori a sostenere pubblicamente le proprie posizioni sul futuro di questa istituzione. L’eventuale uscita di Mirandola dall’Unione, oltre a mettere in luce un campanilismo fine a se stesso, porterebbe a un’ulteriore frammentazione del nostro territorio. Divisioni queste di cui non abbiamo certo bisogno, perchè nei prossimi anni per ottenere ciò che i cittadini della Bassa Modenese chiedono da troppo tempo – penso ad esempio alle questioni relative alla viabilità – servirà unità e peso istituzionale che solo un’Unione compatta dei nostri Comuni può garantire. E dirò di più, lo stesso Comune di San Felice non può permettersi di rimanere ininfluente ed isolato dal punto di vista decisionale rispetto ai tanti temi in agenda, sia a livello regionale che peculiari dei singoli Comuni A mio giudizio le sfide vanno affrontate, e questa può essere un’occasione per un bel confronto, unendo tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questo territorio e l’efficientamento nell’erogazione dei servizi ai cittadini anche dal punto di vista economico, lavorando con chi ci sta per innovare e migliorare il funzionamento di questa istituzione. Le occasioni per farlo non mancano e questo mandato può essere un ottimo banco di prova per trovare soluzioni condivise”.

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Il sasso l’ha lanciato il deputato mirandolese della Lega Guglielmo Golinelli: l’Unione Comuni Area Nord – Mirandola, San felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero –  è “un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”, da cui uscire è visto come “inevitabile”.
Ma il malumore di Mirandola per i troppi oneri che le vengono attribuiti all’interno dell’Unione è storia antica. E se già l’Unione zoppicava quando era monocolore, tutta Pd, ora che è arrivata l’alternanza in tre Comuni su nove, con la Lega al governo, sembra implosa nell’ingovernabilità.

Una Unione, quella tra i nove Comuni della Bassa Modenese, che peraltro non è mai stata completata visto che ancora Cavezzo e Finale Emilia hanno i loro Vigili Urbani, e Finale Emilia ancora gestisce da sè gli asili nido. Il Comune di Cavezzo non si sta occupando della polizia municipale come previsto e Concordia è senza ragioneria nonostante la delega del sindaco Luca Prandini proprio alla ragioneria.

E che dire dei malumori dei sindacati sul fronte lavoro, dove su 200 dipendenti dell’Unione sono ritenuti troppi i dirigenti, e cè troppa disparità sul trattamento economico con gli altri lavoratori, che sono soprattutto maestre?
E poi, chi comanda nell’Unione?  Chi è la voce politica a capo dell’esecutivo? Pur essendoci una presidenza, non ha la stessa forza che aveva un sindaco nei confronti dei dipendenti comunali.

Tutto è scoppiato, però, sull’onda della rabbia per la delega alla Sanità che era stata tolta al sindaco di Mirandola, neo presidente Ucman, Alberto Greco.

La pazienza è finita davvero? Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero hanno ancora voglia di stare insieme? O si preferisce riesumare il vecchio progetto di Comune Unico, senza Finale Emilia e San Possidonio che non troppo tempo fa era propugnato dal Pd?

Ecco tutti gli articoli del nostro speciale Mirandolexit, così come è stata ribattezzata la volontà di Mirandola di uscire dall’Ucman.

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