MEDOLLA – In relazione al dibattito tenutosi nell’ultima seduta del Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, tenutasi mercoledì, interviene Paolo Negro, capogruppo del Gruppo ‘Liste Civiche & Partito Democratico – Bassa Modenese’: “Siamo nei cosiddetti ‘giorni della merla’, ma le margherite sono già spuntate nei nostri giardini, manifestazione visibile, se ce fosse bisogno, dei cambiamenti climatici che ci toccano e riguardano da vicino. Qui, ora. Mercoledì sera abbiamo portato al voto nel Consiglio dell’Unione, dopo averle messe a punto insieme al gruppo dei Giovani Democratici, due mozioni sul tema dell’ambiente: una per dotare l’Unione e i nostri comuni di una linea politica comune in materia di contrasto ai cambiamenti climatici; l’altra per condividere, in Unione, un piano di azioni comuni verso la riduzione della produzione di rifiuti plastici (‘plastic free’). L’obbiettivo proposto era quello di elaborare, insieme, azioni concrete per il nostro territorio al fine di contribuire ad affrontare l’emergenza climatica, come l’istituzione di una Consulta in materia ambientale, aperta a tutte le espressioni della società civile del territorio, allo scopo di rendere partecipe le comunità delle scelte da assumere. La Lega e l’intero centrodestra le hanno respinte. Hanno detto no, nonostante fossero mozioni, su un tema cosi importante, sul tavolo da mesi, con tutto il tempo quindi di proporre emendamenti e proposte migliorative. Non pervenute. Hanno detto no, nonostante fossimo già all’indomani delle elezioni, e non ci si potesse accusare di fare propaganda elettorale. Mercoledì sera abbiamo sentito di tutto: abbiamo sentito un parlamentare esprimere il dubbio che i cambiamenti climatici siano effettivamente causati dall’uomo e affermare che i cambiamenti climatici in atto siano piuttosto causati più dai vulcani sottomarini e dalle fermentazione nelle paludi. Abbiamo sentito dire che il tema della plastiche disperse nell’ambiente sia inutile affrontarlo qui, perché il problema sono India e Cina dove sovrabbonda la plastica nei fiumi: facciano loro, in sintesi. Abbiamo sentito dire che assumere la sfida a condividere insieme idee per l’ambiente del nostro territorio, come proponeva la nostra mozione sui cambiamenti climatici, significasse, testuali parole, “far perdere tempo all’Unione”. Abbiamo sentito affermare che l’auto elettrica inquina più dell’auto a scoppio o che l’anidride carbonica non incida sull’inquinamento. Abbiamo sentito dichiarazioni di fede nel nucleare. Abbiamo ascoltato un consigliere affermare come dietro Greta Thumberg si nasconda una multinazionale. Abbiamo sentito questo e tanto altro, per motivare un incomprensibile ed assurdo no, pregiudiziale. Noi non ci fermiamo. Continueremo testardamente a cercare il confronto, ma andiamo avanti. I cambiamenti climatici sono sì un problema globale ma si contrastano anche e necessariamente con un’azione dai territori, dalle comunità locali. Noi proponiamo, ad esempio, che la Bassa Modenese sia in prima fila, insieme alla nostra Regione, nel cogliere le opportunità che metterà a disposizione per i territori la nuova iniziativa in cambio ambientale, il ‘Green Deal’, dell’Unione Europea. Noi vogliamo, per far un altro esempio, una Bassa Modenese in prima fila nel candidarsi al piano lanciato nelle settimane scorse dal Presidente Bonaccini: piantare 4 milioni di nuovi alberi, uno per ogni abitante della Regione, piano che vogliamo declinato nella Bassa in una nuova grande piantumazione di 87mila alberi, da Finale-Emilia a San Possidonio, uno per ogni abitante dell’Unione. Su queste e tante altre proposte contenute nelle mozioni respinte terremo il punto, fino a vederle diventare realtà #mozioneambiente #mozioneclimatechange #87milalberiperlabassa”
Mozioni per l’ambiente, Liste Civiche e PD non si fermano
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