MEDOLLA – Non è stata, com’è prevedibile quando si trattano argomenti così scottanti, una serata facile quella di lunedì sera al teatro Facchini di Medolla, dove è stato presentato il progetto di riapertura della discarica di Via Campana, nella frazione di Villafranca: qui nei prossimi cinque anni arriveranno 245 mila tonnellate di rifiuti speciali.
Il progetto, denominato ufficialmente “Raccordo Morfologico tra area est e area ovest della discarica per rifiuti non pericolosi di Medolla”, ha incontrato una feroce opposizione da parte dei comitati “No Discarica” e “Ora tocca a noi”, i consiglieri di minoranza del consiglio comunale di Medolla e numerosi residenti delle zone limitrofe al sito, che hanno rigettato le posizioni di AIMAG, ARPAE e USL, presenti sul palco con diversi tecnici (tra cui il direttore generale di AIMAG Davide de Battisti e il dirigente USL Stefano Galavotti).
I nodi del problema per i comitati e i residenti sono molteplici, sia burocratici sia ambientali. Dal punto di vista burocratico il comune viene accusato di aver pubblicato tardivamente la delibera di giunta comunale relativa al progetto, risalente a Novembre ma all’albo pretorio informatico solo da Gennaio, con anche l’aggravante, sottolinea la consigliera Lavinia Zavatti (Lega) di aver fatto questo in periodo elettorale.
Un altro problema burocratico, fonte di attrito tra le due parti politiche, è emerso nella relazione iniziale fatta dalla assessora Sgarbi, che ha ammesso che il febbraio scorso è stata omessa per errore la pubblicazione sull’albo pretorio del comune della comunicazione regionale del progetto, nella quale venivano forniti sessanta giorni di tempo per presentare le osservazioni relative all’opera (anche se questa comunicazione è stata regolarmente pubblicata sul sito della regione).
La risposta a questa omissione da parte della giunta medollese, che ha sospeso l’intera opera in modo da dare luogo ai sessanta giorni di apertura ad eventuali osservazioni, non ha però soddisfatto la minoranza, che si intesta il merito di aver fatto emergere questa irregolarità.
Oltre a queste critiche di forma sono state avanzate pesanti critiche anche dal punto di vista progettuale da parte dei comitati, che si sono avvalsi di Marina Lechis, padovana e tecnico specializzato in discariche che, pur ammettendo di non aver avuto ancora tempo di studiare il progetto (è stata coinvolta dal comitato molto di recente) ne ha contestato la struttura fondamentale, ossia l’essere stata costruita (decine di anni fa) in un territorio a rischio sismico e idrogeologico.
Il rischio sismico e idrogeologico è stato ripreso anche da Maurizo Poletti, finalese del comitato “ora tocca a noi”, autore dell’intervento più caustico della serata.
Dopo aver definito la discarica di Medolla come un caso di “gravità inaudita e di portata nazionale” Poletti ha avanzato pesanti sospetti circa la composizione e la pericolosità dei rifiuti che verranno stoccati a Villafranca, etichettati come non pericolosi sono ai fini di legge ma, sempre secondo la sua opinione, potenzialmente consistenti in scarti di lavorazione industriale ricchi di metalli pesanti. A poco sono servite le repliche dei tecnici di USL e ARPAE, che hanno più volte ribadito il loro ruolo di controllori del rispetto delle leggi (attraverso controlli diretti sul sito e sui terreni circostanti con carotaggi e analisi) e la storica non-problematicità del sito medollese che emerge dai dati storici.
La serata si è conclusa con due momenti degni di nota: il primo è stata la lettura, da parte del comitato, di una serie di nomi di persone decedute e abitanti nei pressi della discarica, morti bollate come sospette. Il secondo è stata la dichiarazione finale del sindaco Calciolari che si è dichiarato soddisfatto del fatto che con lo stop di sessanta giorni per l’attesa di eventuali osservazioni, la questione della discarica diventa pienamente in capo alla sua amministrazione che, ha promesso, opererà nella massima trasparenza e rispetto della legge.
Non è mancata, nel discorso finale del sindaco, la sottolineatura che se le osservazioni arriveranno dovranno avere fondamenta scientifiche, basate su dati tangibili, e non su semplici sensazioni.
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IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI MEDOLLA
L’amministrazione comunale di Medolla, nel corso del partecipato incontro pubblico che si tenuto ieri sera al Teatro Facchini sul progetto di Aimag riguardante la discarica di via Campana, ha annunciato, come anticipato nei giorni scorsi, la pubblicazione in data 10 febbraio all’Albo Pretorio del Comune (sezione “Edilizia, opere pubbliche, PRG, catasto”) dell’avviso al pubblico della presentazione dell’istanza per l’avvio del procedimento autorizzatorio, grazie al quale si aprono i sessanta giorni di tempo per eventuali osservazioni al progetto stesso. Durante l’incontro di ieri sera hanno nuovamente ripercorso i contenuti del progetto e del suo iter amministrativo, oltre a rispondere alle domande dei presenti, il sindaco, l’assessore all’Ambiente, tre tecnici di Aimag, che ha proposto il progetto, due tecnici di Arpae e uno dell’Ausl, enti che hanno controllato e dato parere positivo al progetto stesso nella sua fase istruttoria, dal punto di vista di eventuali impatti sull’ambiente e sulla salute. Contestualmente, è stata annunciata la pubblicazione sul sito del Comune di Medolla (sezione “Notiziario”) dei codici, con relativa descrizione, dei rifiuti classificati come “speciali non pericolosi”, e contemplati nel progetto di Aimag.
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