Ieri sera i carabinieri della Compagnia di Carpi hanno messo la parola fine ad un laboratorio tessile clandestino ricavato al pian terreno di una palazzina di Via Tiraboschi, gestito da due cittadini cinesi. I militari, assieme ai colleghi del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, al momento del loro ingresso, hanno identificato otto cinesi (tre uomini e cinque donne), i quali in religioso silenzio stavano lavorando su alcune forniture di marchi assai noti. Complessivamente sono state conteggiate 26 macchine cucitrici, tutte in funzione.
Al termine del controllo i due gestori di fatto dell’attività sono stati denunciati alla Procura modenese sia per aver occupato al lavoro due cittadini cinesi sprovvisti di permesso di soggiorno perché mai rilasciato, sia per averne occupati “in nero” altri quattro. I militari hanno contestato sanzioni amministrative per complessivi 21.440 euro ed adottato il provvedimento della sospensione dell’attività lavorativa, avendo individuato il 100% dei lavoratori presenti non regolarmente assunti.
Gli otto sono poi stati denunciati per aver violato le disposizioni dei dd.PP.CC.MM. aventi ad oggetto “misure urgenti di contenimento dell’emergenza epidemiologica da covid-19[…], poiché hanno violato il divieto di assembramento ed hanno omesso di cessare l’attività.
Nell’ambito degli stessi controlli auspicati dalla Prefettura di Modena, i militari di Carpi – sempre durante la giornata trascorsa – hanno denunciato altre quindici persone, tutte colpevoli di aver ingiustificatamente violato il divieto di mobilità.
Posti di blocco e controlli. Al momento, i posti di blocco di ieri sera effettuato su Bomporto e Modena – Viale Giardini non hanno rilevato violazioni. Violazioni sono state contestate ieri su Sassuolo (4 deferiti in stato di libertà per inosserv. Provvedimenti ) e nel pavullese 3 dpl .