A Carpi e nel Mantovano diverse ordinanze comunali – in certi casi anche disattese – hanno disposto la chiusura delle palestre, ma gli appassionati del fitness, almeno quelli a maggior tasso agonistico, non si sono fatti cogliere impreparati. Alla nostra redazione sono infatte giunte diverse segnalazioni relative ad alcune palestre della Bassa, Mirandola e dintorni, le quali, da un paio di giorni, fanno registrare un aumento degli utenti provenienti da altre palestre del Carpigiano o del Mantovano.
Una situazione da un lato sicuramente positiva per i gestori, dall’altro vista non nel modo migliore da parte degli utenti, un po’ per il sovraffollamento delle strutture – e le relative ulteriori necessità di disinfezione – e un po’ perché, comunque, si ingenera una conseguenza particolare: “E’ una situazione assurda – ci ha scritto un utente – se si pensa che in alcune zone le palestre vengono chiuse per evitare il diffondersi e gli utenti delle stesse a quel punto vanno ad allenarsi nei comuni limitrofi. E’ una gestione che lascia piuttosto perplessi, in questo momento specifico…”. Insomma, una situazione che, per il principio di precauzione, non a tutti piace.