BOLOGNA – Bulimia, anoressia e disturbi alimentari in genere sono la prima causa di morte in Italia dopo gli incidenti stradali. Colpiscono soprattutto i giovani, i bambini, già dall’età di 8/10 anni. Parlarne, informare, sensibilizzare, è l’unica possibilità per fare in modo che si prenda consapevolezza della gravità di queste patologie e si inizi una campagna di prevenzione e di educazione sui rischi drammatici che possono comportare i disturbi alimentari.
NON SIETE SOLI nasce dal biglietto d’addio di Eleonora lasciato alla madre prima del suicidio: era gravemente malata di bulimia. La Madre ha poi chiesto al cantautore (suo compagno) Igor Nogarotto di crearne una canzone, in modo da sensibilizzare sulla tematica dei disturbi alimentari, affermando: “Non posso donare gli organi di mia figlia, perché non sono più vitali, ma posso consegnare questa poesia scritta da Eleonora a tutte le persone che soffrono e se anche una sola vita sarà salvata grazie a queste parole, avrò reso onore al sacrificio di mia figlia“.
Da qui ha preso vita “Eleonora sei normale” che in pochi giorni grazie a centinaia di messaggi di giovani affetti da bulimia ed anoressia (e di genitori con figli con disturbi alimentari) ha superato 1 milione di visualizzazioni sui social, divenendo manifesto contro la bulimia. Video: https://youtu.be/dhZidVDdmNM
Dall’incontro successivo tra Igor Nogarotto e la scrittrice Mariavittoria Strappafelci, autrice del libro “Il digiuno dell’anima: una storia di anoressia” (lei ha vissuto l’anoressia sulla propria pelle per molti anni ed ora ne è uscita) ed il Maestro Alessandro De Gerardis (speaker radiofonico e musicista) si è creato il movimento “NON SIETE SOLI” che vuole sensibilizzare ed accendere i riflettori sui disturbi alimentari, lanciare il messaggio che si può guarire, nonché raccogliere e diffondere testimonianze di chi soffre di queste patologie e creare eventi nelle scuole in cui informare su cause e rischi.
Pagina: https://www.facebook.com/
Video presentazione: https://youtu.be/MQt0ItPB4H0
Curiosità
Eleonora regalò a Igor un quadro in cui, ricalcandone una foto sul Lago di Carezza, realizzò il suo ritratto.