Dopo il curioso caso del Lambrusco sgorgato dai rubinetti nelle case di Settecani, frazione di Castelvetro, alcuni giorni fa, nella mattinata di venerdì i carabinieri del NAS di Parma, comandati dal maggiore Gianfranco Di Sario, hanno effettuato una duplice verifica, presso l’azienda di Castelvetro e presso l’ente che gestisce l’acquedotto comunale di Castelvetro. Primi accertamenti sembrerebbero propendere per ricondurre l’immissione di vino nelle condutture dell’acquedotto comunale ad una disfunzione di una valvola. Il vino immesso nella rete idrica era quello destinato all’imbottigliamento, non nocivo per la salute.
Che il vino fosse in realtà già pronto per l’imbottigliamento lo aveva confermato anche la Cantina sociale coinvolta la quale, attraverso i propri social network, non ha perso occasione per ricordare ironicamente che, oltre a… farlo sgorgare per il popolo, lo vende anche in bottiglia (video qui).
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Video di Rosa Minutolo da Facebook