“Basta polemiche. I Comuni lavorino per fare un salto di qualità”. Gli imprenditori di rete Imprese prendono posizione sull’ipotesi di uscita del Comune di Mirandola dall’Unione Comuni Area Nord.
Scrivono da Rete Imprese Italia:
Da parecchio tempo le associazioni chiedono che si proceda a una semplificazione amministrativa che riduca la burocrazia e renda omogenei regolamenti e procedure in tutti i comuni dell’area. Ma è altrettanto evidente che questi risultati possono essere raggiunti solo con il dialogo, con il confronto nel merito, senza fughe in avanti. Il fatto che vi siano stati, negli anni, conferimenti parziali di servizi non ha certamente contribuito a rendere più efficiente la macchina amministrativa dell’unione.
“Ad esempio non si capisce come mai diversi comuni non aderiscano alla CUC (Centrale Unica di Committenza) dell’Area Nord per l’espletamento delle gare pubbliche, preferendo rivolgersi ad altri uffici pubblici fuori zona. Da questo punto di vista, è essenziale che tutti i comuni conferiscano all’Unione quei servizi che l’Unione stessa può e deve erogare. Se non ragioniamo di questo, l’Unione dei comuni risulterà sempre zoppa e non potrà esprimere a pieno, come dovrebbe, le sue potenzialità” – prosegue Rete Imprese Italia – Altro aspetto che occorre affrontare riguarda le procedure di impatto per le imprese. Pensiamo al SUAP (Sportello Unico per le Attività produttive), strumento di semplificazione e accelerazione dei procedimenti autorizzativi, per il quale sarebbe interessante verificare il funzionamento“.
La considerazione arriva dalle principali sigle del mondo economico dell’Area Nord (Cna, Confesercenti, Lapam Confartigianato e Confcommercio) che, nei giorni scorsi, si sono incontrate a seguito della discussione sul futuro dell’Unione dei Comuni aperta nelle ultime settimane.
“Uno degli obiettivi dell’Unione è sempre stato quello di avere un peso specifico maggiore nel confronto istituzionale a tutti i livelli, da quello regionale a quello nazionale. In altre parole, affrontare questi dibattiti in ordine sparso non crediamo possa portare a risultati degni di nota. È il caso della Cispadana: solo rimanendo uniti il territorio potrà portare avanti le proprie istanze con qualche probabilità di successo“.
Peraltro, l’attività dell’Unione è propedeutica ad affrontare il tema della fusione dei comuni, prospettiva da noi auspicata come evoluzione politico/amministrativa delle unioni comunali, che potrebbe dare ancora maggior peso all’intera area.
Sulla base di queste considerazioni, le Associazioni rivolgono precise richieste all’Ucman, a cominciare dalla riapertura di quei momenti di confronto, purtroppo interrotti negli anni immediatamente successivi al terremoto e mai ripresi, dove affrontare le tematiche di interesse per le imprese del nostro territorio.
Per entrare nel dettaglio di queste tematiche, le associazioni chiedono pertanto al Presidente e alla giunta dell’Ucman che venga calendarizzato in tempi brevi un incontro.
LEGGI IL NOSTRO SPECIALE MIRANDOLEXIT
MIRANDOLA, CAVEZZO E CONCORDIA, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO E SAN FELICE – Il sasso l’ha lanciato il deputato mirandolese della Lega Guglielmo Golinelli: l’Unione Comuni Area Nord – Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero – è “un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”, da cui uscire è visto come “inevitabile”.
Ma il malumore di Mirandola per i troppi oneri che le vengono attribuiti all’interno dell’Unione è storia antica. E se già l’Unione zoppicava quando era monocolore, tutta Pd, ora che è arrivata l’alternanza in tre Comuni su nove, con la Lega al governo, sembra implosa nell’ingovernabilità.
Una Unione, quella tra i nove Comuni della Bassa Modenese, che peraltro non è mai stata completata visto che ancora Cavezzo e Finale Emilia hanno i loro Vigili Urbani, e Finale Emilia ancora gestisce da sè gli asili nido. Il Comune di Cavezzo non si sta occupando della polizia municipale come previsto e Concordia è senza ragioneria nonostante la delega del sindaco Luca Prandini proprio alla ragioneria.
E che dire dei malumori dei sindacati sul fronte lavoro, dove su 200 dipendenti dell’Unione sono ritenuti troppi i dirigenti, e c‘è troppa disparità sul trattamento economico con gli altri lavoratori, che sono soprattutto maestre?
E poi, chi comanda nell’Unione? Chi è la voce politica a capo dell’esecutivo? Pur essendoci una presidenza, non ha la stessa forza che aveva un sindaco nei confronti dei dipendenti comunali.
Tutto è scoppiato, però, sull’onda della rabbia per la delega alla Sanità che era stata tolta al sindaco di Mirandola, neo presidente Ucman, Alberto Greco.
La pazienza è finita davvero? Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero hanno ancora voglia di stare insieme? O si preferisce riesumare il vecchio progetto di Comune Unico, senza Finale Emilia e San Possidonio che non troppo tempo fa era propugnato dal Pd?
Ecco tutti gli articoli del nostro speciale Mirandolexit, così come è stata ribattezzata la volontà di Mirandola di uscire dall’Ucman.
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Il dibattito sulla Mirandolexit
- Mirandolexit, Paolo Negro (Pd): “Usare il cacciavite, non il martello”
- Maino Benatti (Pd): “La Lega ha maggioranza e presidente ma non sa governare l’Unione”
- La Lega incalza: “E ora i Comuni dimostrino se hanno una vera volontà di integrazione”
- Il Pd di Finale Emilia all’attacco: “Il leghista Golinelli rappresenta solo gli interessi di Mirandola”
- Mirandolexit, Zaghi (Lega Finale Emilia): “I Comuni sono liberi di valutare se proseguire o no”
- Mirandola fuori dall’Ucman? Golinelli: “Inevitabile. E’un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”
- Mirandolexit, i sindacati: “Si rischia di perdere più di 30 milioni di euro”
- Lisa Luppi: “Scarso rispetto dei cittadini e delle istituzioni”
- Mirandolexit, Sandro Palazzi: “Il confronto è aperto, ma nulla è deciso”
- Paolo Negro (Pd): “Guardiamo avanti, non indietro”
- Mirandolexit, Silvestri e Ganzerli: “Divisi saremo più deboli”
- Guicciardi (Pd): “San Felice da che parte sta?”
- Stefano Lugli: “Buttare l’Unione alle ortiche? Un modo per regolare i conti in una maggioranza impreparata”
- Mirandolexit e i sovranisti della Bassa, di Giorgio Siena (+Mirandola)
Le denunce dei sindacati
- Dirigenti pagati troppo, maestre pagate poco. Ora i Comuni della Bassa promettono riorganizzazione negli asili
- Educatrici della Bassa sul piede di guerra: “Ci pagano troppo poco”. Proclamato lo stato di agitazione
Il progetto Comune Unico e quello di Fusione dei Comuni
- Fusione dei Comuni, lo studio costa 36 mila euro (ma non va a nessuna società di sindaci)
- Il sindaco Accorsi: «La fusione dei Comuni della Bassa? Una boutade, restiamo autonomi»
- Fusione tra Comuni, Cavezzo: “Meglio farla solo in tre”
- Fusione dei Comuni, da Finale Emilia si chiedono modifiche allo studio di fattibilità
- Comune Unico della Bassa, si va al ralenti. E il seminario esplicativo salta per la terza volta
- Molinari: “Il Comune unico non è una boutade, il percorso è serio e si farà coi cittadini”
- Comune Unico, Pd in pressing. Ma non mancano distinguo e perplessità
- Il Pd lavora per un Comune unico per la Bassa, ma senza Finale Emilia e San Possidonio
- Comune unico, Ruscigno (Valsamoggia): “Fusione la strada giusta”
- Comune unico, sulla Canaletto insieme tra opportunità e tanti dubbi
- Comune unico, le opposizioni: “Fusione non sia una brutta copia dell’Ucman”
I problemi del 2019/1 La lunga, difficile, marcia per scegliere il presidente
- Via la delega alla Sanità al leghista Greco che diventa presidente dell’Unione Comuni Area Nord. Centrodestra sulle barricate
- Presidente Unione Comuni Area Nord, ancora nessuna nomina
- Presidente Unione Area Nord, fumata nera per Palazzi
- Nuovo presidente Unione Area Nord, è la volta di Palazzi?
- Pd liste civiche e +Mirandola: “Unione dei Comuni. Aspettando il centrodestra”
- Nuovo presidente Unione Area Nord, il Pd propone Prandini. Negro: “Al centro il programma”
- È Bruno Fontana il nuovo presidente del Consiglio dell’Unione Area Nord
- Nuovo Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, Negro: “Ripartiamo insieme dal civisimo”
I problemi del 2019/2 La diserzione
- L’opposizione diserta ancora una volta il Consiglio Ucman sulla sanità
- Consiglio dell’Unione disertato dal Pd. I civici: “Si dimettano”
- Bergamini (civici): “Non partecipare a riunione Ucman è idea distorta di democrazia”
- Fontana, presidente Consiglio Ucman, replica alle civiche Pd
- Neri (FI): “Unione ostaggio dei capricci del PD. Questa politica è lontana dai cittadini”
- Il Gruppo Liste Civiche – Partito Democratico Bassa Modenese non parteciperà al Consiglio dell’Unione