CONCORDIA, 28 MARZO 2020 – L’azienda Tecnoline ha risposto alla nota stampa diffusa da Federconsumatori, che ha attaccato alcune realtà economiche del territorio per i prezzi ritenuti troppo elevati relativi a mascherine di protezione, tra cui proprio Tecnoline. Le mascherine sono un bene divenuto di “prima necessità” e al centro di molti dibattiti e l’azienda di Concordia è stata accusata circa la presunta “follia” dei prezzi di vendita applicati, rispetto a “costi di produzione unitari di poche decine di centesimi”. Riportiamo il comunicato a risposta, in forma integrale.
Tecnoline è da sempre specializzata nella produzione biomedicale contoterzista per la trasformazione e assemblaggio di prodotti medicali monouso (deflussori e trasfusori). In seguito ha esteso l’operatività verso altri segmenti, come la produzione di sacche in PVC per la dialisi; nell’ultimo anno è iniziata la progettazione, produzione e commercializzazione di propri prodotti per il trattamento del sangue con ozono e recupero sangue in ortopedia.
Tra i vari prodotti, si ricorda inoltre che Tecnoline produsse, tra gli altri, anche sacche specifiche per il trasporto di soggetti che avevano contratto il virus Ebola a bordo di aerei e ambulanze.
Utilizzando il nostro trentennale know-how in campo biomedicale, data la tragedia pandemica che stiamo vivendo, due settimane fa abbiamo deciso di riconvertire, prima di tutto per ragioni umanitarie e sanitarie, parte della produzione alla realizzazione di dispositivi di protezione quali mascherine chirurgiche. Tutto ciò è già stato ampiamente documentato dai molti articoli apparsi su testate locali e nazionali. Una nuova linea produttiva messa in piedi da zero comporta uno grande sforzo, sia fisico sia economico, il quale ha tuttavia permesso a migliaia di individui di potersi proteggere attraverso un dispositivo valido e atto a contrastare il diffondersi del virus.
Apprendiamo oggi 28 marzo, peraltro attraverso un articolo di giornale e non tramite segnalazione diretta a noi, che il nome dell’azienda è stato menzionato da Federconsumatori per muovere accuse infondate circa la presunta “follia” dei prezzi di vendita applicati, rispetto a “costi di produzione unitari di poche decine di centesimi”.
Occorre evidenziare tuttavia l’impossibilità di comparare DPI creati in ambito biomedicale e certificati allo scopo (quali quelli prodotti da Tecnoline, attualmente già autocertificati grazie al proprio marchio CE, essendo azienda certificata ISO 13485, come previsto dalla normativa vigente, ed in attesa di ricevere la qualifica di DPI), con “mascherine” realizzate ad esempio in ambito tessile. Incide inoltre sul costo finale il fatto che Tecnoline non conti linee di assemblaggio predisposte alla produzione di macronumeri o automazioni: è piccola e artigianale, come la maggior parte delle aziende che compongono il tessuto imprenditoriale italiano. I costi di produzione di Tecnoline, proprio per l’adattamento urgente che si è dovuto realizzare, sono elevati e non comparabili con quelli citati (tutt’altro che poche decine di centesimi). Tecnoline applica alle mascherine gli stessi ricarichi applicati agli altri prodotti propri.
Diamo atto inoltre che l’azienda è già stata sottoposta a verifiche delle competenti Autorità nei giorni scorsi: a tutt’oggi non risultano mossi rilievi di sorta.
Saremo lieti di ospitare il Presidente di Federconsumatori in azienda per mostrare come imprenditori e lavoratori italiani si stiano adoperando insieme per far fronte all’epidemia da Covid-19 e aiutare il sistema Paese.
Tecnoline si riserva di agire presso le sedi opportune, sia in ambito civile sia penale, per tutelare i propri diritti.