Le misure adottate nei giorni scorsi dalla Provincia per favorire lo smatworking con la modalità di telelavoro domiciliare, hanno consentito finora a 11 dipendenti di proseguire la propria attività lavorando da casa.
Nei prossimi giorni questa opportunità sarà ulteriormente ampliata a diversi altri dipendenti che in tutto sono oltre 200, «continuando comunque a garantire – precisa Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – la piena funzionalità e apertura degli uffici e dei servizi al pubblico, seppure con le cautele previste al fine di contenere la diffusione del coronavirus. Anche con queste semplici e concrete misure tutti possiamo contribuire a vincere questa sfida».
Nelle scorse settimane, infatti, seguendo le direttive del ministero della Funzione pubblica, l’adozione del lavoro flessibile era riservata ad alcune categorie di dipendenti come quelli con figli minori coinvolti nella sospensione delle attività didattiche, ma d’ora in poi questa opportunità viene estesa, temporaneamente fino al 3 aprile, agli altri dipendenti, compatibilmente con le esigenze di funzionalità degli uffici e dei servizi , come peraltro suggerito nel recente decreto sulle restrizioni in Lombardia e diverse province tra cui Modena.
La Provincia, inoltre, ha introdotto da alcune settimane una serie di misure organizzative come la riduzione di sopralluoghi e trasferte solo se strettamente necessarie, riunioni di lavoro in videoconferenza o comunque rispettando le distanze di sicurezza, fino alla possibilità di utilizzo di permessi e recuperi anche in deroga alle attuali vigenti disposizioni regolamentari interne oltre alla promozione dell’utilizzo delle ferie pregresse.
Tramite il nuovo sito della Provincia, infine, avviato di recente, sono state ampliate le opportunità per i cittadini di ottenere on line diversi servizi, documenti e permessi.